Presentato in Confcommercio il progetto di riqualificazione della strada. Marciapiedi più larghi, ma in questa prima fase di intervento si dovrà rinunciare alla pavimentazione in pietra per l’asfalto
Gli aranci in via Cavour diventano…. amari. Nel senso che non saranno più 60 come originariamente previsto ma “solo” 50 con l’esclusione dei tratti di palazzo Medici Riccardi e biblioteca Marucelliana. Quanto poi alla pavimentazione non sarà in pietra come si aspettavano commercianti e residenti ma a bitume, perché secondo Palazzo Vecchio il passaggio dei mezzi pesanti in questa prima fase di riqualificazione rovinerebbe tutto in poco tempo. La pietra potrebbe arrivare in futuro quando sulla strada passeranno soltanto mini-bus.
E’ quanto emerso dall’incontro tra amministrazione e imprenditori della zona, organizzato da Confcommercio, presenti il presidente dell’Associazione Aldo Cursano e gli assessori Bettarini (commercio) e Giorgetti (mobilità). Data la fine del mandato però spetterà alla prossima giunta (se vorrà), andare avanti con il progetto “aranceto”. Si tratta di aranci amari, “una passione Medicea” ha detto Alessandro Mercaldo ingegnere del progetto “li abbiamo ridotti per lasciare liberi gli edifici storici”.
Quanto ai marciapiedi, verranno allargati da 3 a 5 metri. Ma la grande novità è rappresentata dalle tende in stile ottocentesco fuori dai negozi. Per le quali Confcommercio ha coinvolto la facoltà di Architettura. “Le tende c’erano nel medioevo – spiega il docente Stefano Bertozzi – saranno comuni a tutti e simili alle antiche. Ripareranno dal sole e mitigheranno il calore”. Ma la riqualificazione è un’occasione per riscoprire tesori della zona. Sono ben 45 i punti di interesse vicini identificati da Confcommercio e Facoltà d’architettura. “Dopo i lavori – sottolinea Franco Marinoni direttore Confcommercio – la strada tornerà un accesso principale al quadrilatero del centro: marciapiedi ampi, verde, tende eleganti; la renderanno accessibile e piacevole” . Anche la presidente del centro commerciale naturale, Laurea Dreoni, è soddisfatta: “Permetterà di svecchiare i luoghi, la speranza è quella che la via rinasca e diventai un riferimento” dice. “Questo non è un progetto definitivo – conclude Gualserio Zamperini titolare del Caffè San Marco –. Cosi ci sembra di dare “un pochino di cipria alla vecchia. Il dubbio che la carreggiata in pietra non verrà mai messa c’è, noi rimaniamo vigili”. Salvo intoppi dell’ultimo momento i lavori dovrebbero prendere il via a ottobre, quando appunto ci sarà una nuova giunta.