Palagi (SPC): “Arretramento politico riproporre lo stesso testo”. Sirello (FdI): “Limita il godimento della proprietà privata. Mossuto (Lega): “Scelta che va contro il liberismo di mercato”
Opposizioni sulle barricate dopo il via libera di oggi del Consiglio alla delibera anti-affitti brevi che ricalca quella dichiarata precedentemente inefficace dal Tar perché non inserita nel Poc, ma solo nel Regolamento urbanistico, e che adesso è stata introdotta nello strumento urbanistico del Comune. Per Paolo Bambagioni (Lista Schmidt) si tratta di “Un provvedimento inadeguato, parziale rispetto alla profondità del problema, tardivo perché i nodi sono emersi da parecchio e pure al limite della legittimità, viste anche le nuove modifiche introdotte dal Salva-Casa. Il tema del turismo di massa e delle conseguenti trasformazioni comporta una riflessione profonda e non certo scelte frettolose ma la Giunta ha tirato diritto per la sua strada. Sono convinto che i proprietari e le categorie economiche porteranno avanti le proprie rimostranze. Avevo chiesto, a nome di tutte le minoranze, una sospensiva: il futuro di Firenze passa da questo tema, che va trattato coinvolgendo nel processo decisionale tutti gli attori della città e non in fretta e furia, ricalcando quanto fatto – male – da Nardella, solo per difendere l’operato di quest’ultimo”.
“Riproporre lo stesso testo – sottolinea Dmitrij Palagi (SPC) – , giustificandosi con l’assenza di espressione di giudizio di merito da parte del TAR, è un arretramento politico. Lo abbiamo detto oggi in aula, spiegando l’importanza di procedere con tutti gli strumenti a disposizione, anche per sollevare aspetti di legittimità costituzionale, per difendere la libertà delle persone, tutelando il diritto all’abitare e quello della residenza”. Secondo Matteo Chelli, Angela Sirello, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo (FdI) la delibera è “Un provvedimento raffazzonato, contraddittorio e coercitivo che limita il godimento della proprietà privata e che nulla contiene per sciogliere il vero rebus: rendere competitivo l’affitto a lungo termine con quello a breve/medio termine e, soprattutto, rendere confortevole e conveniente vivere in centro anziché in periferia. Così facendo si rischia di spostare il problema e aggravarlo ulteriormente, come peraltro è già avvenuto dopo l’annuncio dell’ex sindaco Nardella nel 2023 e dopo il pronunciamento del TAR. Neanche la questione pregiudiziale posta dall’opposizione ha indotto la maggioranza a ritornare sui propri passi, che si assume così la piena responsabilità di scelte nefaste per la città. Firenze merita un’amministrazione all’altezza delle sfide che deve fronteggiare, non interventi spot per un like in più”.
Infine Guglielmo Mossuto (Lega Salvini): “Lo ripetiamo dall’inizio del dibattito nel 2023 sul tema, che la proprietà privata non si tocca! Contestavamo a Nardella questo problema e lo ribadiamo ancor più oggi con la neo Sindaco Funaro che insiste nell’occuparsi, come primo fra le urgenze della città, degli affitti brevi. Non ha senso questa corsa contro il tempo quando in città imperversano ben altri problemi di interesse veramente di tutti. Ancora una volta il Pd si nasconde dietro il problema degli affitti brevi per coprire le proprie lacune e colpe politiche riguardo allo svuotamento del Centro Storico. Dopo averlo trasformato in un’immensa vetrina per soli turisti ora vorrebbero far retro marcia. La colpa è solo loro nell’ultimo decennio l’avete data vinta a questo turismo “mordi e fuggi”. Il turismo è una risorsa che va gestita in modo intelligente senza averne paura. Dopo gli affitti brevi cosa altro vorrete “regolare”? Alberghi? Negozi? Ristoranti? Una scelta quella del PD che va contro il liberalismo del mercato e che mostra caratteristiche anti costituzionali perché impedisce lo sviluppo degli imprenditori locali.”.