Valutazione positiva dell’incontro svoltosi al cantiere del sotto attraversamento al Campo di Marte tra Giani e i tecnici Rfi dopo le polemiche dei giorni scorsi. Forse nel primo semestre 2028 l’arrivo del primo treno alla Foster
A volte per passare dalla rabbia a una valutazione positiva ci vuole poco, davvero poco. Quanto forse impiegherebbe il Frecciarossa per infilarsi sotto la futura stazione Foster, fermarsi un attimo, per poi riuscirne più veloce che mai. Già perché dopo le dichiarazioni di fuoco del Governatore toscano Eugenio Giani e del sindaco di Firenze Dario Nardella dei giorni scorsi che minacciavano addirittura il ricorso a sanzioni e dopo la giusta preoccupazione per i ritardi espressa dall’Ordine degli Ingegneri, è bastato il sopralluogo di questo pomeriggio al cantiere del sotto attraversamento al Campo di Marte per far esprimere al presidente della Regione e all’assessore alla mobilità del Comune Stefano Giorgetti una valutazione positiva al termine dell’incontro con i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana.
Tutto dimenticato dunque, polemiche e tensioni, e avanti con i lavori (fermi dal 2016) con la speranza di poter concludere tutto nel 2028. Addirittura nel primo semestre del 2028, quando secondo il vicedirettore generale Infrastruttura di Rfi Vincenzo Macello il primo treno potrebbe fermarsi nella nuova stazione. Intanto dal primo agosto è stato affidato a Herrenknecht l’incarico di smontare, ricondizionare, rimontare la fresa per renderla pienamente funzionante. Lo smontaggio avverrà fra metà settembre e metà dicembre, mentre entro fine marzo verranno rimontati i vari componenti . Ci sarà poi una fase di test di 15 giorni: per il 30 di marzo sarà pronta. A quel punto una volta fatti arrivare i materiali necessari ai lavori in galleria si potranno fare i primi metri di scavo a maggio 2023. Le terre e rocce di scavo, portate al di fuori della galleria, saranno caricate sui convogli ferroviari per Cavriglia (Arezzo), dove verranno posizionate nelle piazzole, e poi una volta rese biodegradabili saranno utilizzate per la collina. Mentre gli immobili della zona interessata dallo scavo verranno tutti monitorati durante tutte le attività, soprattutto quelle di escavazione.
Giani ha concluso affermando che il funzionamento della fresa, la cosiddetta “talpa”, è indipendente dalla gara di appalto europea per la stazione Foster. “Con l’inizio dei lavori a marzo del prossimo anno e la contemporanea gara europea – ha sottolineato -, il termine previsto per il 2028 non è un traguardo inverosimile. Vigileremo giorno per giorno, per arrivare alla conclusione di un’opera strategica per l’Alta Velocità italiana”.