Le attività educative hanno coinvolto 15 scuole, 27 classi e circa 600 alunni. Funaro: “Bel progetto de ‘Le Chiavi della città’ che dà valore aggiunto al percorso formativo degli studenti”
Chiusura insieme agli alunni delle scuole Torrigiani, Mameli e Petrarca di Firenze per ‘Un fiume per amico’, iniziativa inserita all’interno del progetto educativo comunale ‘Le Chiavi della città’ e portato avanti sul territorio fiorentino dall’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale in sinergia con il Comune di Firenze. Quest’anno le attività educative all’aperto hanno coinvolto 15 scuole, 27 classi e circa 600 alunni, e hanno visto la collaborazione anche del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Dal 2010, anno in cui l’iniziativa ha preso il via, sono state coinvolte 200 scuole e oltre 6600 studenti. Il punto è stato fatto questa mattina sulle rive dell’Arno da Sara Funaro, assessore del Comune di Firenze, Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale e Marco Bottino, presidente Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e di Anbi Toscana.
“Far conoscere ai bambini l’Arno e farlo diventare il loro migliore amico è importante – ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro – perché è il fiume della nostra città. Approfondire gli aspetti ambientali e le azioni necessarie per rendere più vivibile e sicuro l’Arno e il suo territorio attraverso questo bel progetto de ‘Le Chiavi della città’ dà un valore aggiunto al percorso formativo degli studenti che fin da piccolissimi vengono educati al rispetto dell’ambiente. Iniziative come questa dimostrano che attraverso giochi e laboratori didattici l’apprendimento è più stimolante e vanno valorizzate e incentivate”.
Ma quello di questa mattina è solo un ‘arrivederci’. Già da settembre, grazie a una più stretta collaborazione tra Autorità di bacino e Consorzio, si tornerà a vivere i fiumi per spiegare ai ragazzi l’importanza dei corsi d’acqua, del loro habitat e degli interventi per la sicurezza idrogeologica.
“I giovani sono la risorsa più importante che abbiamo per la costruzione di un futuro più sostenibile – ha affermato Massimo Lucchesi -. E la costruzione di un domani migliore in questo senso non può non coinvolgere i nostri corsi d’acqua, la loro sicurezza e tutela. Per questo nell’ultimo anno, non appena la pandemia ce lo ha concesso, abbiamo puntato moltissimo sull’educazione ambientale, inserendo il progetto anche nei programmi di misure dei Piani di gestione recentemente adottati”.
La proposta è destinata alle classi 3ª, 4 ª e 5 ª della scuola primaria, e 1ª e 2ª della scuola secondaria di primo grado. L’attività è articolata in due incontri per ogni scuola: il primo in classe con didattica frontale organizzata come gioco; il secondo con un’uscita lungo le sponde del fiume e diversi laboratori/gioco come ‘Il Sabbiacino’ (simulazione di un evento alluvionale in città), ‘Caccia alle piante’ (alla ricerca di piante, fiori e erbe spontanee tipiche della vegetazione riparia fluviale), ‘Minitour’ (alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche attorno al fiume con particolare attenzione all’azione del fiume sul territorio circostante) e tanti altri.
“Il Consorzio di Bonifica partecipa volentieri a questa festa sull’Arno – ha commentato Marco Bottino – perché da tempo è in corso un ragionamento per unire le nostre forze per comunicare al meglio il mondo dell’acqua e le rispettive competenze pianificatorie, progettuali e tecnico-operative che sinergicamente stanno rendendo l’Arno e i fiumi toscani sempre più sicuri, belli e apprezzati”.