L’incontro mercoledì 27 settembre nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi. Nencini: “La poesia emoziona, colpisce, ferisce, invita a fermarci e riflettere. In questo tempo di mezzo è quel che ci vuole”
Il Gabinetto G.P. Vieusseux e la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci presenteranno a Firenze i cinque finalisti del Premio Strega Poesia 2023 presso la storica Sala Ferri di Palazzo Strozzi, sede del Gabinetto Scientifico Letterario. L’incontro, a ingresso libero, si terrà mercoledì 27 settembre alle 17.30 presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi, con interventi introduttivi del presidente del Gabinetto Vieusseux, Nencini, e del direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi.
Dialogherà con gli autori la scrittrice e poetessa Laura Pugno. I libri finalisti di questa prima edizione del Premio sono: “Le campane” (Einaudi) di Silvia Bre, “Autoritratto automatico” (Garzanti) di Umberto Fiori, “L’amore da vecchia” (Mondadori) di Vivian Lamarque, “Sotto falso nome” (Pequod) di Stefano Simoncelli e “Ballate di Lagosta” (Donzelli) di Christian Sinicco. Il Comitato scientifico ha scelto i finalisti tra centotrentacinque candidati. Un’ampia giuria costituita da personalità della cultura, tra i quali il Presidente del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, determinerà l’opera vincitrice che sarà premiata il prossimo 5 ottobre a Roma, all’interno del Parco archeologico del Colosseo, presso il Tempio di Venere e Roma. «Siamo molto contenti di partecipare a questa nuova iniziativa del Premio Strega dedicata all’espressione poetica – ha dichiarato il presidente Riccardo Nencini. – Lontani dall’intrigo delle passioni e dei sentimenti, si vive una vita a metà. La poesia emoziona, colpisce, ferisce, invita a fermarci e riflettere. In questo tempo di mezzo è quel che ci vuole».
Fondato a Firenze nel 1819 da Giovan Pietro Vieusseux, il Gabinetto Scientifico Letterario è stato nell’Ottocento uno dei principali tramiti tra la cultura italiana e quella europea. Nel corso del Novecento la sua attività è proseguita sotto la guida di letterati illustri come Bonaventura Tecchi, Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano. Nel 1975 è stato fondato l’Archivio Contemporaneo, pensato come luogo di conservazione di manoscritti, dattiloscritti, carteggi e biblioteche private di importanti personalità della cultura novecentesca e contemporanea. In Palazzo Corsini Suarez si trovano conservate – per citare il nome di alcuni dei maggiori poeti del Novecento italiano – le carte di Pier Paolo Pasolini, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giorgio Caproni.