Dal 28 dicembre al 1° gennaio debutta una nuova edizione dello spettacolo che celebra la sagace ironia fiorentina ed ebbe fra i suoi interpreti Carlo Monni. Per la Befana si ride col ritorno dei quattro strampalati aborigeni amanti di musica e canzoni
Dal 28 dicembre al 1° gennaio al Teatro di Rifredi debutta una nuova edizione de La beffa del grasso legnaiuolo: dalla Firenze del Rinascimento un omaggio allo spirito toscano in ricordo di Carlo Monni. Lo spettacolo diretto da Andrea Bruno Savelli su riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi vede in scena con lo stesso Andrea Bruno Savelli, i giovani Luca Avagliano, Emiliano Buttaroni, Lorenzo Carcasci, Olmo De Martino, con la partecipazione straordinaria di Sergio Forconi. Brunelleschi, Vasari, Rucellai e Donatello, ma soprattutto l’inconfondibile salace ironia fiorentina, sono al centro de La beffa del grasso legnaiuolo, in prima nazionale al Teatro di Rifredi dal 28 dicembre al 1° gennaio (e dal 5 all’8 gennaio al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio).
Tratto da testi quattrocenteschi, in una nuova riduzione di Angelo Savelli con la regia di Andrea Bruno Savelli, lo spettacolo è uno spaccato della vita a Firenze nei primi anni del Rinascimento, quando nacque l’inconfondibile “scanzonato carattere fiorentino”, quella pungente ironia equamente condivisa da nobili, artisti e artigiani e che ancora oggi caratterizza i più genuini rappresentanti della città. «Una prima versione dello spettacolo ha debuttato al Festival di Radicondoli con protagonista assoluto Carlo Monni – racconta Andrea Bruno Savelli – fu un successo clamoroso, che proseguì con cinque giorni di sold out al Museo Del Bargello a Firenze e poi al Teatro di Rifredi. Abbiamo deciso di rielaborarlo e riproporlo adesso, per ricordare Carlo a dieci anni dalla scomparsa, in una nuova versione che mantiene inalterato l’amore per Firenze e il divertimento dell’originale. Risate e aneddoti sulla Firenze che fu: il testo è l’esemplificazione della vis comica toscana che è stata messa per la prima volta su carta da Boccaccio nelle novelle e che poi via via è arrivata fino a Monicelli. Anche dopo che Brunelleschi ebbe costruito la cupola su di lui permaneva la diffidenza della gente. Si vociferava che avesse qualche rotella fuori posto, e per confutare questo pettegolezzo Vasari racconta la beffa ordita dal grande architetto ai danni del povero legnaiuolo, una trovata ingegnosissima piena di arguzia degna di un prequel di Amici miei»
Dal 5 all’8 gennaio torna il musical The Primitals nato dalla collaborazione tra le pluripremiate compagnie spagnole Yllana e Primital Brothers. Una commedia a cappella che ha conquistato il pubblico del Festival di Avignone, e che vede tra i cantanti anche Manu Pilas, voce della celebre Bella Ciao nella serie tv La casa di carta. È il settimo spettacolo della compagnia Yllana di Madrid ospitato al Rifredi, dove dal 2009 la compagnia è ormai di casa.