Al via il “book crossing” grazie al progetto di messa in prova “Biblioteca di comunità” ideato da Apab e Aleteia per soggetti incorsi in reati minori
“Non aver paura di voltare pagina perché c’è sempre un libro nuovo che ti aspetta”. E’ tutto e ben riassunto in questa frase di Rudy Zerbi il grande significato della “casetta” per lo scambio gratuito di libri inaugurata oggi, 19 dicembre, al giardino di Campo di Marte.
L’iniziativa rientra nel progetto più ampio “Biblioteca di Comunità” ideato da APAB ed Aleteia per aumentare l’efficacia della giustizia alternativa, e consiste nell’attivazione di percorsi riparativi e di responsabilizzazione di soggetti incorsi in reati minori come guida in stato di ebbrezza, lesioni, detenzione di sostanze stupefacenti, oltraggio a pubblico ufficiale oppure tentato furto. Alla piccola cerimonia hanno preso parte gli assessori al Welfare Andrea Vannucci e ai Beni Comuni Alessia Bettini, la vicepresidente Fondazione Cr Firenze Donatella Carmi Bartolozzi, il Direttore Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) Salvatore Nasca, Il Presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il Vice Direttore di APAB Gaia Citriniti e il Presidente Aleteia Simone Stefani. Presente anche Domenico Guarino, giornalista di Controradio, che ha donato il libro sulla vicenda della fabbrica Bekaert scritto col segretario della Fiom fiorentina Daniele Calosi.
Dopo Campo di Marte le casette con la targhetta recante la frase di Zerbi, tutte realizzate con il coinvolgimento di utenti in “messa alla prova”, verranno installate nei giardini di Villa Vogel, Baden Powell, Borgo Allegri, Cascine e Parco dell’Albereta. All’interno di ognuna i cittadini troveranno alcuni libri da leggere e poi eventualmente scambiare con altri.
“Ci sono tante storie – dice Vannucci- dietro quella casetta con la teca che rappresenta da un lato quello che c’è scritto, e cioè che si può sempre voltare pagina, e dall’altra la circolarità della cultura. E’ un progetto che vede una collaborazione interistituzionale di ottimo livello, il tutto al servizio di una comunità”.
Gli utenti che si sono rivolti al Centro Orientamento sono in maggioranza uomini di età compresa tra 30 e 55 anni, italiani, con un impiego stabile e studenti. “Abbiamo fatto un bilancio delle competenze – aggiunge Citriniti – e, in questo caso, quella di falegnameria è stata essenziale per realizzare questa casetta. Il cittadino potrà aprire la cassetta, prendere i libri, leggerli seduto sulla panchina. E’ anche un modo diverso di vivere il parco”.
Apab è il capofila del progetto e lo ha realizzato in partnenariato con Aleteia, col contributo fondamentale della Fondazione Cr Firenze, insieme alla collaborazione dell’Uiepe e del Comune di Firenze. Conclude Bettini: “Abbiamo pensato che gli elementi di arredo urbano possono veicolare tanti messaggi. Una panchina, una piccola teca, ci dicono che può essere un luogo per leggere, per riportare cultura e socialità. Oggi iniziamo sul Quartiere 2 ma l’idea è di allargarla”. Insomma chi ha commesso un reato ha la possibilità di restituire alla comunità, come ha sottolineato Stefani, un qualcosa che diventa prezioso per tutti attraverso il proprio lavoro.