Giovedì in Manifattura la proiezione di “5 bambole per la luna d’agosto” che sarà interrotta 10 minuti prima della fine per consentire agli spettatori di scrivere il nome del colpevole
Al cinema con delitto, con il film che si interromperà dieci minuti prima della fine per permettere agli spettatori di indovinare chi è l’assassino. Succederà giovedì 25 agosto alla Manifattura Tabacchi nell’ambito del programma estivo della Fondazione Stensen (Ingresso 6 euro). Alle 21.15 sarà proiettato 5 bambole per la luna d’agosto, film del 1970 di Mario Bava ispirato a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. La proiezione sarà accompagnata da un gioco investigativo che coinvolgerà il pubblico: riusciranno gli spettatori a indovinare l’assassino prima che sia troppo tardi? Il film sarà interrotto poco prima della fine, per dare modo di scrivere il nome del sospettato. I vincitori riceveranno un biglietto omaggio per l’arena di Manifattura o per il cinema Stensen.
Il film vede come protagonista il professor Frick Hangel, inventore di una nuova e rivoluzionaria resina sintetica, che viene invitato insieme alla moglie a passare un weekend nella villa di un ricco industriale in un’isola deserta, dove sono ospiti altri uomini d’affari interessati alla scoperta e la loro accompagnatrice. Durante la permanenza in villa, un assassino si diverte a uccidere uno dopo l’altro gli invitati, senza un movente apparente. Un thriller ricco di colpi di scena diretto dal maestro Mario Bava, omaggiato anche da Tarantino, che ne ha riprodotto una scena in Kill Bill Volume 1.
Una storia d’amore improbabile e romantica è invece al centro del nuovo film di Li Ruijun, “Return to Dust”, girato nel suo nativo Gansu tra dune maestose simbolo di una Cina rurale all’estremo, dove la sopravvivenza materiale è precaria ma i momenti di poesia abbondano. In concorso all’ultima edizione del Festival di Berlino, la pellicola sarà proiettata domani, mercoledì 24 agosto alle 21.15 a Villa Bardini, come anteprima della rassegna che si terrà tra settembre e ottobre dal titolo “Prendersi cura. Rispetto, responsabilità, relazione”, promossa da Fondazione CR Firenze e Fondazione italiana di leniterapia. La proiezione sarà preceduta da un saluto di Xiuzhong Zhang, presidente del Fán Huā Chinese Film Festival che dal 20 al 23 ottobre darà il via a Firenze alla sua seconda edizione.
Il film è il sesto lungometraggio di un regista che ha un rapporto molto profondo con il suo luogo di nascita, dove ha girato quasi tutti i suoi film facendoli interpretare principalmente da amici e parenti. Protagonisti del film sono Ma e Guiying. Lui è un contadino, l’ultimo della sua famiglia a rimanere celibe; lei, donna disabile e sterile, ha superato da tempo quella che è considerata l’età del matrimonio nella Cina rurale. Il loro matrimonio combinato, che unisce due persone abituate all’isolamento e all’umiliazione, sembrerebbe costringerli a una relazione che peggiorerà la vita di entrambi. Invece diviene l’opportunità di elevarsi al di sopra di se stessi e scoprire il loro destino comune.