L’incontro ieri a Palazzo Vecchio. Nardella: “Situazione molto complessa, lavoriamo allo sviluppo di un modello sostenibile per le città d’arte”
Ridurre i canoni di locazione e affitto d’azienda, insieme a strumenti finanziari a sostegno della ripartenza del settore ricettivo, all’introduzione del passaporto sanitario, all’estensione dell’Ecobonus 110% per la riqualificazione delle strutture turistico-ricettive. Ma anche una nuova norma sugli affitti turistici e di una legge speciale per le città d’arte. Sono alcuni dei temi emersi durante l’incontro svoltosi nel Salone de’ Dugento a Palazzo Vecchio tra il sindaco Dario Nardella, l’assessore al Turismo Cecilia Del Re e gli albergatori di Assohotel Confesercenti Firenze, Aia Federalberghi Firenze e Confindustria Firenze.
“La situazione è molto complessa – ha riconosciuto Nardella -, lavoriamo allo sviluppo di un modello sostenibile di turismo per promuovere percorsi e iniziative improntate ad attrarre in città un turismo diverso da quello mordi e fuggi. Sul tema della riduzione dei canoni di locazione e affitto di azienda, siamo al 30-35% di adesione alla nostra iniziativa di riduzione dell’Imu ai proprietari che garantiscono uno sconto di almeno il 30% per almeno sei mesi: è necessario quindi un intervento normativo in tal senso”.
Una nuova governance del turismo, secondo l’assessore del Re, è necessaria per le città d’arte in modo da avere un rapporto più diretto e autonomo con il ministero del Turismo ed poter governare fenomeni che per prime si trovano ad affrontare senza avere la competenza per intervenire e le risorse necessarie per farlo. “E’ importante – ha aggiunto – sottolineare anche la specificità dell’attività alberghiera, che riguarda strutture di medie e grandi dimensioni con un fattore occupazionale importante, e che necessitano di essere sostenute per sostenere l’intera filiera”. Gli albergatori (molti hotel sono in affitto) propongono un intervento normativo che garantisca una riduzione del 50% del canone per il conduttore, riconoscendo al locatore di ripianare parte delle perdite con una tassazione agevolata secca al 10%. Inoltre, la proroga fino a tutto il 2021 del credito d’imposta del 60% che ad oggi per le strutture ricettive è previsto invece fino al mese di aprile.