L’uomo, un giovane di 20 anni, sarebbe l’autore di cinque fra rapine ed estorsioni tutte ai danni di persone della provincia di Firenze commesse fra settembre e ottobre. Adesso si trova ai domiciliari
Adescava le sue vittime attraverso una App di incontri. Poi al termine del rapporto le costringeva, anche con minacce pesanti, a farsi consegnare denaro in contanti. In questo modo avrebbe commesso cinque fra rapine ed estorsioni tutte a danni di persone della Provincia di Firenze. L’uomo, un giovane di 20 anni, è stato posto agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Peretola in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 17 ottobre scorso dal GIP del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Grazie a una serrata attività investigativa andata avanti dal 3 settembre al 17 ottobre scorsi i militari sono riusciti a identificarlo contestandogli diversi episodi delittuosi.
Dal 12 al 20 settembre avrebbe preteso in quattro occasioni denaro da un uomo di 61 anni dichiarandosi minorenne, minacciando di divulgare sui social il rapporto omosessuale appena consumato e infine riuscendo a ottenere contanti per 1.280 euro. In una circostanza la vittima sarebbe anche stata percossa perché non aveva in quel momento soldi con sé e costretta a farsi riprendere con lo smartphone, mentre prometteva di dargli altri contanti non appena riscossa la pensione. Il 3 e il 16 settembre nelle sue grinfie sarebbero caduti un 39enne e un 57enne durante due distinti appuntamenti in macchina concordati sempre tramite la stessa App. Il primo, minacciato “di essere sfigurato” e derubato delle chiavi di casa, è riuscito a fuggire; il secondo invece è stato costretto a effettuare due prelievi bancomat per complessivi 170 euro, sotto la minaccia di una spedizione punitiva e di divulgazione di foto e dati sensibili. Il 7 ottobre infine avrebbe adescato l’ultima vittima, un 33 enne, per avere una relazione omosessuale. Una volta recatosi nella sua camera da letto, spogliandosi e riprendendo il tutto con lo smartphone avrebbe preteso denaro contante minacciando di divulgare sui social il video del rapporto sessuale appena consumato. In questo modo sarebbe riuscito a farsi consegnare dapprima 75 euro contanti e poi altri 700 costringendo la vittima ad un prelievo bancomat.
Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari i Carabinieri hanno sequestrato 4 smartphone, 3 carte di pagamento e molti abiti di lusso. Il 20enne, come detto, si trova agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.