Il direttore generale viola era ricoverato da domenica al San Raffaele di Milano a seguito di un arresto cardiaco che lo aveva colpito durante la riunione tecnica con la squadra prima del match contro l’Atalanta
Joe Barone non ce l’ha fatta. Il direttore generale della Fiorentina, ricoverato da domenica nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano diretta dal professor Zangrillo, è morto nel primo pomeriggio di oggi. Barone si era sentito male durante la riunione tecnica tenutasi nell’albergo che ospitava i viola prima dell’incontro di campionato con l’Atatlanta. Le sue condizioni erano subito apparse disperate per via di un grave arresto cardiaco sembra dovuto a un infarto acuto del miocardio.
Il dirigente viola, una volta giunto al San Raffaele era stato subito operato dal professor Alberto Zangrillo e dalla sua equipe ma come scritto dallo stesso club viola nel primo comunicato emesso, ogni prognosi restava «fuori luogo». E subito dopo l’intervento era rimasto in vita solo grazie a tecniche di circolazione extracorporea dell’ospedale milanese. Ma non aveva mai risposto ad alcun tipo di stimolazione elettrica. La Fiorentina e il presidente Rocco Commisso «distrutti dalla terribile perdita» hanno ufficializzato la notizia poco dopo le 15.30: «Con un dolore profondo e immensa tristezza — si legge nella nota — la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto».
Barone domani avrebbe compiuto 58 anni. Al suo capezzale erano arrivati la moglie Camilla e i quattro figli Salvatore, Giuseppe, Gabriella, Pietro l’allenatore Vincenzo Italiana e una folta delegazione di giocatori. Il presidente viola Commisso è atteso in Italia per domani. La camera ardente sarà allestita sempre domani al Viola Park di Bagno a Ripoli dalle 9 alle 21, nel piazzale tra la Cappella di Santa Caterina e il Padiglione eventi”. L’arrivo del feretro è previsto per stasera. Successivamente si terrà sabato 23 marzo una messa a Pozzallo città in provincia di Ragusa dove era nato e che ha dato anche i natali a Giorgio La Pira. I funerali saranno celebrati negli Stati Uniti.
Impossibile tenere conto di tutte le reazioni e i commenti appena la notizia è stata ufficializzata dalla famiglia e dalla Fiorentina. Non soltanto dal mondo del calcio ma anche da quello istituzionale: “Siamo increduli e pieni di dolore – dice il sindaco Dario Nardella -. Porterò sempre con me il ricordo degli abbracci allo stadio ai gol della nostra amata squadra viola. Ho sempre apprezzato la passione e l’impegno con cui Joe Barone ha guidato la ACF Fiorentina da direttore generale, sempre a viso aperto. Un combattente, fiero delle sue origini e innamorato di Firenze, sincero e schietto nel dire le cose, nei momenti belli come in quelli difficili”. E il Governatore toscano Eugenio Giani: “La scomparsa di Joe Barone, mi rattrista profondamente. Ha dedicato tanta energia e passione per il calcio e per la Fiorentina. Un abbraccio forte alla sua famiglia e a tutti i tifosi viola”.
Il presidente della Figc Gabriele Gravina sul volo che sta portando la Nazionale negli Stati Uniti per una tournee: “Perdo un amico e il calcio italiano perde un dirigente competente e appassionato, un uomo schietto e onesto che si è fatto apprezzare anche e soprattutto per i suoi valori morali. Il suo lascito più bello è la realizzazione dello splendido ‘Viola Park’, che ha seguito in prima persona nei minimi dettagli, un centro sportivo all’avanguardia che rappresenta un vanto per la Fiorentina e per tutto il nostro calcio dove, qualche settimana fa, si è disputata per la prima volta la partita di una nazionale. Non scorderò mai la sua sincera commozione quando gli abbiamo consegnato una maglia dell’Italia, il Paese che amava profondamente”.