Da qualche giorno era ricoverato ad Aviano per una disfunzione del sistema immunitario. Il cordoglio delle istituzioni e del sindaco fiorentino Dario Nardella che nel 2019 gli aveva consegnato le chiavi della città. Giani: “Ha interpretato il suo ruolo di Presidente senza mai rinunciare alla battaglia per difendere e rinnovare i valori dell’Europeismo”
Addio a David Sassoli, giornalista da sempre e impeccabile presidente del Parlamento Europeo. Soltanto ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli – ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo – si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato .Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie”.
Gli esponenti delle alte istituzioni europee e i colleghi del giornalista e politico scomparso si stringono intorno alla sua famiglia. “Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico”. Lo scrive in un tweet in italiano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”, aggiunge.
Quella di David è stata una vita divisa fra il giornalismo e la politica, a cavallo fra Firenze, Roma e Bruxelles fino a diventare nel 2019 presidente dell’Europarlamento . Nato nel capoluogo toscano il 30 maggio 1956, ha frequentato da giovane l’Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani. Il padre era un parrocchiano di don Milani e lui ha cominciato fin da giovane a lavorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a ‘Il Giorno’ e poi fare il grande salto in Rai. Fiorentino di nascita ma romano di adozione, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg della rete ammiraglia della Rai, di cui e’ stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica.
Questo il commento del sindaco Dario Nardella: “Una notizia che ci sconvolge e ci addolora profondamente: solo ieri avevamo appreso del suo ricovero in Italia e della cancellazione di ogni evento pubblico. Siamo davvero senza parole. David era una persona eccezionale, uomo politico di talento e di profondissima umanità. David è stato giornalista e politico di prim’ordine, rimasto fiorentino e ‘viola’ nel cuore malgrado si fosse trasferito a Roma da giovane. Dopo i successi professionali come giornalista ha affrontato con slancio e passione la sfida politica arrivando a presiedere il Parlamento europeo. Il suo mandato sarebbe arrivato a scadenza solo tra pochi giorni. A Firenze era tornato nel 2019, da pochi mesi presidente europeo, per ricevere le Chiavi della città come omaggio ‘Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini’. Parole che sentiamo ancora più vive oggi, nella speranza che seguendo il suo esempio le istituzioni europee possano reggere la sfida della pandemia e delle forze centrifughe”.
Affranto il Governatore toscano Eugenio Giani: “Una notizia terribile che ci lascia sgomenti. Provo un grande dolore, penso innanzitutto allo strazio dei suoi cari per un tempo interrotto in modo così difficile da accettare. Ma penso anche alla perdita enorme per la politica, per la buona politica, italiana ed europea. Sassoli ha interpretato con grande correttezza ed equilibrio il suo ruolo di presidente dell’assemblea di Strasburgo ma senza mai rinunciare alla battaglia per difendere e rinnovare i valori dell’europeismo, impegnandosi in prima persona contro l’insidia dei populismi e dei nazionalismi. Nella sua attività di giornalista e di uomo delle istituzioni trasmetteva a tutti noi la convinzione, l’orgoglio e la passione con le quali agiva e che lo hanno sempre distinto. Lo piangiamo e lo piange la Toscana, che gli ha dato i natali e che si stringe alla famiglia”. Per Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, “L’Italia e l’Europa perdono un servitore delle Istituzioni, uomo mite, riflessivo e aperto al dialogo. Lo ringraziamo per aver tenuto alta la bandiera dei valori dell’Europa in alcuni dei momenti più critici e per aver contribuito a una nuova fase della storia europea: più attenzione ai bisogni e meno ai numeri. Sicuramente, come lui scrisse, la moneta comune è un simbolo di pace e integrazione e sicuramente lo ricorderemo come uno dei costruttori del sogno europeo”.