Il primo dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. L’aggressione avvenne nel Parco per futili motivi
Lo scorso ottobre per futili motivi aveva aggredito un connazionale al Parco delle Cascine. Adesso, a conclusione di una mirata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Firenze Rovezzano hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Firenze ed emessa dal GIP, nei confronti di un cittadino peruviano di 30 anni, già noto alle forze di polizia ed indagato per il reato di tentato omicidio. Le indagini erano iniziate a seguito del racconto offerto dalla vittima, un 35enne, che aveva denunciato di aver subito una brutale aggressione all’interno del Parco delle Cascine. L’indagato, infatti, mosso da futili motivi, aveva deciso di accoltellare la vittima, che conosceva di vista, colpendola alla regione toracica così forte provocandole gravi ferite e costringendola a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. I Carabinieri della Stazione di Firenze Rovezzano sono risaliti alla identità dell’autore attraverso numerose audizioni testimoniali; la sua cattura, invece, è stata possibile soltanto dopo un’intensa attività di raccolta informativa e diversi servizi di osservazione dal momento che il 30enne non aveva una dimora stabile nel Comune di Firenze. Una volta individuato, è stato infine arrestato e portato Sollicciano.
Più o meno lo stesso copione per un altro accoltellamento questa volta avvenuto nei pressi dell’Uci cinema di Firenze in Via del Cavallaccio. Lo scorso marzo un uomo di origine marocchina veniva aggredito da alcuni connazionali, uno dei quali infieriva ripetutamente sul suo corpo con un coltello. Alla scena assisteva la compagna della vittima che chiamava immediatamente i Carabinieri i quali, inizialmente assistevano l’aggredito unitamente a personale del 118, per poi concentrarsi sulle indagini. Iniziava quindi una lunga attività per ricostruire la dinamica dei fatti, attribuire un volto ai responsabili oltre che verificare le varie responsabilità. Tutto questo lavoro adesso ha portato a individuare come principale responsabile dell’accaduto un 22enne marocchino, nei confronti del quale è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere dal GIP, su richiesta della. L’uomo, senza fissa dimora, è stato rintracciato e, dopo le formalità di rito anche lui condotto a Sollicciano.