A Firenze l’iniziativa pilota di Confcommercio Toscana e Fipe su codice della strada e consumo di alcolici. “Il vino a pasto non è contro la legge”
“Bere un bicchiere o due di vino a pasto non è contro la legge”. A ribadire il concetto sono Confcommercio Toscana e FIPE Confcommercio, la federazione italiana dei pubblici esercizi, che per dimostrarlo organizzano venerdì 21 febbraio 2025 a Firenze (poi nelle altre città capoluogo toscane) un evento speciale: un pranzo solo su invito, aperto ad esponenti delle istituzioni e giornalisti, che potranno accompagnare alle pietanze una certa quantità di vino, per poi sottoporsi volontariamente a un test alcolemico con un etilometro professionale.
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Slogan dell’iniziativa è “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza”. “Il nostro obiettivo – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – è fermare l’allarmismo creato da una cattiva interpretazione del nuovo Codice della Strada, che ha portato a un drastico calo dei consumi nei pubblici esercizi, mettendo in difficoltà il settore della ristorazione e ovviamente tutta la filiera produttiva. Il nuovo Codice della Strada – sottolinea – non ha introdotto alcun divieto assoluto sul consumo di alcol (ad eccezione che per i neopatentati e gli autisti professionisti), ma ha confermato i limiti già esistenti per chi si mette alla guida, 0,50 grammi di alcol per litro di sangue, esattamente come prima, inasprendo semplicemente le sanzioni e le contravvenzioni”.
All’evento hanno già dato la propria adesione il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Firenze Sara Funaro. Saranno presenti alcuni direttori di testate giornalistiche e delle principali emittenti televisive. Parteciperà anche Carlo Macchi, giornalista esperto di enogastronomia e direttore di winesurf.it. L’iniziativa, che sarà replicata in altre città toscane, si inserisce in una più ampia campagna di informazione promossa da FIPE e Confcommercio per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di una comunicazione chiara ed equilibrata sul tema del consumo di alcol e sicurezza stradale. “Non mettiamo in discussione la necessità di contrastare l’abuso di alcol alla guida, ma vogliamo sottolineare che uno o due bicchieri di vino durante un pasto equilibrato non costituiscono un pericolo né tantomeno un reato – aggiunge il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, e vicepresidente vicario nazionale di Fipe – Il pranzo sarà un’occasione per sfatare falsi allarmismi e valorizzare uno stile di vita responsabile. Il vino è segno identitario del nostro Paese, non è giusto che finisca nel mirino di una campagna denigratoria che non giova a nessuno. Richiamiamo piuttosto alla responsabilità personale, senza diffondere falsità”.
Insomma un messaggio di buon senso, come sottolineano concludendo Marinoni e Cursano: “Il messaggio che vogliamo trasmettere è di buon senso: ognuno deve conoscere i propri limiti e comportarsi di conseguenza, senza cedere a un panico ingiustificato che penalizza inutilmente il settore della ristorazione. Il consumo responsabile di vino fa parte della nostra cultura e del nostro stile di vita, basato sulla convivialità e sulla moderazione, e non ha niente a che vedere con i modelli di consumo di altri Paesi, dove l’eccesso è quasi la norma”.