Presentato oggi a palazzo Vecchio il progetto frutto della sinergia tra Comune, Regione, Uisp e Socierà Salute
Da settembre nel carcere di Sollicciano e nella Casa circondariale a custodia attenuata per tossicodipendenti Gozzini prenderanno il via i corsi di attività fisica adattata (Afa) per i detenuti. Il progetto sperimentale ‘Salute in carcere – Attività Fisica Adattata (AFA) in carcere presso NCP Sollicciano e CC Gozzini di Firenze’ è stato presentato a Palazzo Vecchio dall’assessore a Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Andrea Vannucci, dall’assessore regionale a Diritto alla salute e Welfare Stefania Saccardi, dal direttore Società della Salute Marco Nerattini, dal direttore Salute carcere presidi penitenziari fiorentini Sandra Rogialli, dal direttore del Dipartimento Medicina fisica e riabilitazione Bruna Lombardi, dal direttore della Casa Circondariale NCP Sollicciano Fabio Prestopino e dal presidente dell’Associazione UISP Firenze Marco Ceccantini.
“Quella che prende il via è un’iniziativa importante che mette a disposizione di detenute e detenuti la possibilità di fare attività fisica assieme a tecnici formati e professionalità di livello – ha detto l’assessore Vannucci – Un progetto che già abbiamo attivato in altri contesti, un’opportunità fondamentale per il benessere e la salute di tutti che ha trovato in Uisp un interprete con grande esperienza sul campo in questo settore”.
A partire da settembre dunque saranno attivati da 6 a 10 corsi completamente gratuiti per i detenuti, saranno divisi in gruppi numericamente limitati: saranno formati 5 gruppi a Sollicciano e un gruppo all’istituto Gozzini. Le sedute di esercizio dureranno un’ora e si svolgeranno due volte a settimana. Durante i corsi saranno rispettate le misure anti Covid. “Abbiamo accolto con favore e sostenuto questo progetto. -ha fatto presente l’assessore regionale Saccardi – Quello del carcere è un ambito sul quale la Regione Toscana è impegnata su diversi fronti. La Regione peraltro ha ancora la responsabilità delle politiche della salute all’interno del carcere, a maggior ragione risulta cruciale il ruolo di questo progetto nell’ottica di prevenire problematiche sanitarie”.
I corsi di attività fisica adattata, organizzati dalla Società della Salute di Firenze e finanziati con il contributo della Regione Toscana, saranno svolti da istruttori della Uisp Firenze. “È un progetto in cui crediamo moltissimo e sul quale siamo da tempo impegnati come Società della Salute. – ha commentato Nerattini – Riattivare stili di vita positivi all’interno del carcere porta indubbiamente benefici e risultati”.
“Stiamo vivendo un momento difficile – ha spiegato Ceccantini – ma non ci siamo tirati indietro come nell’accettare questa nuova sfida, credendo che alla certezza della pena si debbano aggiungere occasioni di riscatto per i detenuti al fine di consentire loro di vivere il carcere in maniera ‘positiva’ e di preparare il rientro nella società civile e il reinserimento come persone”.