C’è tempo fino al 30 giugno per partecipare al bando di Fondazione CR Firenze e Intesa San Paolo che mette a disposizione da un minimo di 3.600 a un massimo di 11.600 euro per sostenere spese di vitto e alloggio, trasporti, attività sportive e culturali
Cercasi altri 100 giovani meritevoli e di talento del quinto anno delle scuole superiori ai quali Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo offrono una borsa di studio e un supporto costante nell’attività di crescita formativa della persona. È la terza edizione di #Tuttomeritomio, il programma che vuole valorizzare il potenziale dei giovani favorendo la formazione scolastica e universitaria di ragazzi provenienti da famiglie in condizioni di disagio economico. I 100 ragazzi, selezionati nelle scuole superiori della Città metropolitana e delle province di Arezzo e Grosseto, si uniscono ai 300 scelti delle due precedenti edizioni. Il bando, aperto nei giorni scorsi, chiude il 30 giugno. Per presentare la domanda è necessario compilare il modulo online sul sito www.tuttomeritomio.it.
“L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando – spiega il Direttore di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – ci sprona ad investire sui giovani e in particolare sui talenti. Questo programma ci ha permesso di entrare in contatto e di ‘adottare’ a oggi 300 ragazzi eccezionali: sono tenaci e sportivi, spesso dediti al volontariato e con tanta voglia di ‘fare comunità’. Giovani speciali, curiosi e appassionati, desiderosi di conoscere, di fare esperienze all’estero per poi tornare: ragazzi che hanno sofferto profondamente la pandemia e hanno reagito virando le loro scelte accademiche verso le facoltà scientifiche e le professioni biomediche. I risultati delle prime edizioni del programma ci incoraggiano a proseguire in questa ‘fertilizzazione’, a investire in questo piccolo esercito appartenente alla generazione Z connesso con il mondo, sensibile ai temi dell’ambiente, della povertà e dei diritti civili”.
Nelle precedenti edizioni sono stati ‘arruolati’ 301 ragazzi, provenienti da 70 comuni delle tre aree coinvolte. La leva di sviluppo del programma poggia sul sostegno economico per l’accessibilità alla cultura ed allo studio e sull’attività continuative di mentoring, tutoraggio e potenziamento delle proprie abilità per condurre scelte professionali e di studi consapevoli ed allineate con il contesto attuale. Questo coaching è il carattere distintivo di #tuttomeritomio. I numeri del programma delle prime due edizioni sono importanti: 900 le domande pervenute, 300 i ragazzi selezionati (di cui il 65% ragazze), 800 gli insegnanti attivati, 120 le scuole, oltre 2000 ore di formazione e tutoring erogate, 80 gli esperti coinvolti. “Vorrei rivolgere – aggiunge Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – un grande ringraziamento a tutti gli insegnanti e dirigenti che stanno portandoavanti il proprio compito educativo in una situazione inimmaginabile a causa della pandemia. Il Covid19 ha avuto un impatto pesante sulla scuola, la ‘rivoluzione’ introdotta dalla Dad ha manifestato la carenza di dotazioni tecnologiche e ha aumentato forme di disagio in fasce di minori particolarmente sensibili. In questi mesi difficili Intesa Sanpaolo ha continuato ad essere un riferimento per garantire formazione a distanza e supporto finanziario agli studenti e alle famiglie italiane. La ripartenza del nuovo bando del programma TuttoMeritoMio costituisce un nuovo e formidabile slancio nel sostenere i nostri giovani talenti e il loro futuro”.
I giovani che partecipano devono avere la media del 7,5 e il voto dell’8 in condotta, e ottenere almeno 80/100 come voto di maturità. Il reddito ISEE del nucleo familiare di appartenenza non deve superare la II fascia. Gli studenti riceveranno un contribuito annuo da un minimo di 3.600 a un massimo di 11.600 euro, a seconda della distanza della residenza dalla sede universitaria fiorentina, che consentirà loro di sostenere spese di vitto e alloggio; trasporti pubblici cittadini e regionali; car e bike sharing; trasferte legate ad attività formative; attività sportive e culturali, attrezzature informatiche per lo studio.
Tutte le foto del presente articolo sono di Stefano Casati