Socialista da sempre, a Firenze fu consigliere comunale, assessore, vicesindaco e per due volte primo cittadino. Il cordoglio di Nardella, Giani e Milani
Se ne va un altro pezzo importante della storia politica fiorentina: all’età di 88 anni si è spento stamani all’ospedale di Torregalli dove era ricoverato Giorgio Morales. Nato nel 1932, socialista da sempre, Morales è stato sindaco di Firenze per due volte: nel 1989 quando succedette al compagno di partito Massimo Bogiankino, e dal 1990 al 1995 sostenuto dal pentapartito con il Pci all’opposizione e protagonista per quasi tre decenni della politica cittadina. Nel 1995 si era candidato alla carica di primo cittadino con Forza Italia perdendo contro il centrosinistra che presentava Mario Primicerio. Dal 2004 al 2010 aveva ricoperto l’incarico di difensore civico della Regione Toscana.
A darne notizia è stato il sindaco Dario Nardella che ricorda con commozione l’ultima visita a Palazzo Vecchio di Morales in occasione del compleanno di Primicerio: “Dopo tanti anni l’affetto e la dedizione per il nostro Comune – dice Nardella – erano rimasti intatti. Lascia un vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato e in chi ha voluto e vuole bene alla nostra città. Alla famiglia giunga il più sincero cordoglio mio personale e dell’amministrazione”.
Morales era nato a La Spezia e iniziò la sua carriera politica alla fine degli anni Cinquanta. Laureato in Scienze politiche, fu dirigente della provincia di Firenze dal 1965 al 1970, consigliere comunale a Palazzo Vecchio per 14 anni di fila fino al 1989, quando divenne sindaco come successore di Massimo Bogianckino in seguito all’infarto che lo costrinse a lasciare la carica. In precedenza era già stato in giunta: come assessore al decentramento nella giunta Gabbuggiani, poi vicensindaco fino al 1983 e ancora assessore alla cultura con i sindaci Bonsanti, Conti e Bogianckino”.
Per il presidente della Regione Eugenio Giani, compagno di partito di Morales nel Psi, si tratta di “Una perdita gravissima, che mi riempie di dolore e di amarezza. Se ne va un pezzo della nostra migliore storia politica e amministrativa. Un grande uomo e una figura istituzionale che ha lasciato il segno nella città di Firenze e nella Toscana. E’ stato lui il primo a credere in me ancora inesperto e affidarmi un ruolo di grande responsabilità chiamandomi in giunta nel ‘93 come assessore alle infrastrutture e alla mobilità. Insieme a lui ho vissuto quella mia esperienza sentendo il conforto, quasi paterno, e il sostegno della sua grandissima stima nei miei confronti”.
Giani ricorda tutta l’esperienza socialista vissuta insieme nella corrente di sinistra del partito che faceva riferimento a Riccardo Lombardi e sottolinea l’impegno di Morales nella trasformazione che caratterizzò il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica come il Piano regolatore di Firenze del ‘92 e ‘93 con l’approvazione del piano di recupero che oggi vede il palazzo di Giustizia, il decentramento delle tre facoltà universitarie a Novoli e la scelta della realizzazione del parco di San Donato. “Con lui – spiega ancora il Governatore – quando ero assessore alla mobilità, facemmo la scelta di rinunciare al progetto di metropolitana, troppo costoso, e passare alla tranvia di cui elaborammo il primo progetto Firenze – Scandicci che poi il Governo finanziò. Non ho mai interrotto i miei colloqui e i rapporti di vicinanza con lui grazie a un legame franco e stretto che mi ha portato a sentirlo fino a pochi giorni fa. Lo ricorderemo come è doveroso con iniziative adeguate che organizzerò quanto prima”.
Conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani: “Perdiamo un importante amministratore, scrupoloso ed attento alle vicende che hanno interessato la nostra città”.