Lo scrittore di noir, autore della serie in onda su Rai2, si confronterà martedì prossimo con la sinistra fiorentina in un dialogo serrato tra il presente e l’immaginario che ci accompagna anche nel quotidiano
Massimo Carlotto e la sinistra fiorentina, con Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune ed Eliana Ferrari della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, martedì primo dicembre 2020, dalle 18 alle 19 sul canale YouTube di Sinistra Progetto Comune https://www.youtube.com/channel/UCU8SRNfk1sUMdi1R34eMDrw, saranno impegnati in un dialogo sulla solitudine e alligatori al tempo del Covid19. Massimo Carlotto è l’autore della saga dell’Alligatore, una serie di racconti noir in onda in versione televisiva adesso su Rai 2 con protagonista Matteo Martari. Il progetto dell’Alligatore ha preso forma dall’ispirazione dell’autore nel lontano 1995 per concludersi nel 2009 con l’ultimo racconto: “L’amore del Bandito”.
Il dialogo tra lo scrittore e la sinistra non è mai venuto meno negli anni. Appartenente già giovanissimo a Lotta Continua, nel 1976 a soli 19 anni viene accusato dell’omicidio di una ragazza uccisa con 59 coltellate. Dal fatto al carcere il passo è breve anche se il giovane Carlotto ha sempre sostenuto di essere innocente e di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un anno dopo, nel primo processo viene assolto per insufficienza di prove ma la cassazione conferma la sua colpevolezza.
Da lì, la piega presa dalla giustizia lo convince della necessità di una fuga in Francia e in Messico da dove ritorna solo nel 1982. Nel 1989 la Cassazione annulla la condanna e ordina la revisione del processo che lo porta, secondo l’applicazione del nuovo codice di procedura penale, a una probabile assoluzione piena solo nel luglio del 1991. Ma dopo vari colpi di scena e decisioni controverse, lo scrittore riuscì ad ottenere la libertà solo nel 1993 dopo la grazia concessa dall’allora presidente della Repubblica Oscar Lugi Scalfaro, mentre una completa riabilitazione giuridica e civile è arrivata solo nel 2004.
Chiaro come una tale vicenda abbia condotto Carlotto, diventato tesserato Anpi, giornalista e noto scrittore, a portare avanti con la sua opera letteraria una profonda operazione di scavo e indagine sulla società italiana della quale si è trovato denunciarne, dopo averle presumibilmente vissute le distorsioni, i soprusi e le ingiustizie. Gli argomenti non mancheranno sicuramente e si prospetta un’ora che scorrerà veloce come un lampo. Tra i temi anticipati quello del presente e dell’immaginario che ci accompagna nel quotidiano, un punto di partenza che sarà arricchito da molte domande e commenti.