Il 2 ottobre inaugurazione e una giornata dedicata alla commemorazione dell’apostolo della non violenza
Un ponte per ricordare la figura di Mohandas Karamchand Gandhi, padre della patria indiano e apostolo della non violenza. Sarà compreso nell’area di circolazione che inizia da viale Francesco Redi e termina alla confluenza tra via Stefano Buonsignori, via Circondaria e via Luigi Gordigiani.
Lo ha stabilito la Giunta accogliendo la proposta del vicesindaco e assessore alla toponomastica Cristina Giachi. “L’idea – spiega Giachi ha – mi è stata proposta da un amico, Gherardo Filistrucchi, che mi ha fatto notare come non avessimo un toponimo dedicato al Mahatma”.
A Firenze, infatti fino a oggi, Gandhi era stato solo il nome di un istituto comprensivo. Dal 2 ottobre, invece, data della sua nascita, sarà anche il nome di un ponte che vuole celebrare i 150 anni dalla dalla nascita del Mahatma.
“Questa scelta – continua la numero due dell’amministrazione fiorentina – riflette il peso di Gandhi nel mutamento degli equilibri sociopolitici del continente indiano, l’immortalità del suo ricordo e l’influenza che ha avuto sul movimento non violento dei decenni successivi alla sua morte. Un aspetto che tende a ricevere la maggior parte dell’attenzione oggi, anche nel confronto con un avversario violento, ha stimolato una pubblica riflessione e ravvivato l’azione politica in forme diverse in tutto il mondo. Un’influenza non secondaria di Gandhi si può vedere nel modo in cui leader politici coraggiosi e visionari in molte altre nazioni, includendo figure straordinarie come Martin Luther King negli Stati Uniti e Nelson Mandela in Sudafrica, sono stati ispirati dalle sue idee e dai suoi valori”.
Il 2 ottobre una giornata ricorderà il Mahatma attraverso iniziative organizzate con le scuole e in collaborazione con l’ambasciata Indiana: sarà inoltre offerta la possibilità di entrare in contatto con il cinema indiano grazie alla collaborazione con il festival River to River diretto da Selvaggia Velo.