Da Italia Nostra alla Lega, a Sinistra Progetto Comune tutti concordi nell’affermare che si tratti di un progetto paradossale e imbarazzante, soprattutto alla luce della pandemia Covid
E’ un vero e proprio coro di proteste quello che si sta alzando contro il progetto di installare una ruota panoramica di 35 metri al Piazzale Michelangelo per Natale, con contorno di villaggio “cibo e giochi” e albero dedicato di 14 metri.
L’iniziativa è di un privato che l’ha sottoposta al Comune attraverso un bando di concorso regolarmente pubblicato dall’amministrazione. Ma quello che lascia a dir poco interdetti, a parte l’utilità di posizionare una struttura del genere nel punto più bello e affascinante creato dal Poggi per consentire a cittadini e visitatori di ammirare la straordinaria bellezza di Firenze, è la considerazione che a causa dell’epidemia da Coronavirus, che non accenna a diminuire, l’idea di realizzare un agglomerato simile, non sapendo se le misure di contenimento saranno allentate o addirittura ristrette (valga per tutte quella dell’assembramento) sembra perlomeno balzana.
La Giunta, come si legge dal sito del Comune, “ha valutato il progetto – opportunamente modificato e integrato da alcuni elementi tesi a rafforzarne le finalità di interesse pubblico – idoneo a contribuire alla ripresa sociale, economica e culturale della Città dopo il periodo di lockdown determinato dall’emergenza sanitaria in atto”. Insomma, parrebbe di capire, il periodo buio sarebbe ormai alle spalle e dunque il progetto, “oltre a generare effetti positivi in termini di attrazione turistica, di ampliamento dell’offerta culturale per le famiglie, di valorizzazione del patrimonio culturale della città” risulterebbe “idoneo anche a svolgere un ruolo positivo nell’ambito campagna di raccolta fondi per la “Rinascita” di Firenze” lanciata dal sindaco Dario Nardella e che per il momento –malgrado gli sforzi fatti – avrebbe racimolato appena più di 50mila euro.
Federico Bussolin, capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio boccia l’idea con un eloquentissimo: “Ipotesi imbarazzante”. E poi aggiunge: che senso ha una ruota panoramica di 35 metri al Piazzale Michelangelo senza turisti? Un flop preannunciato. Questa proposta è una mancanza di rispetto per quelle esigenze quotidiane che i fiorentini chiedono nelle piazze, soprattutto a seguito delle misure imposte dal Governo centrale, motivo per cui auspico che Nardella abbandoni l’idea del “Luna Park” al Piazzale tra funivie e ruote panoramiche e torni ad occuparsi delle soluzioni concrete, come aprire la ZTL e far respirare il commercio del Centro Storico. Imbarazzante è anche la previsione di un ticket da destinare al “Fondo Rinasci Firenze”: non dovevano essere i grandi mecenati a donare soldi per la rinascita della città? Invece oggi Nardella quei soldi li chiede ai fiorentini, inaccettabile”.
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) la pongono sul ridere, ma non troppo: “E allora perché non mettere un sottomarino in Arno? Firenze si appresta a predisporre una possibilità di fare cassa proprio sulla socialità che nei prossimi mesi sarà certamente sconsigliata, a meno che il Sindaco non si immagini un vaccino ben distribuito fra venti giorni. L’idea di una città che deve farsi vetrina resiste persino al Covid-19. Sarà che sulla ruota panoramica abitualmente c’è il distanziamento tra una cabina e l’altra. Avremmo contestato la decisione già in un contesto ordinario. Così diventa una sfida ad altre improbabili idee, come quella di un sottomarino da depositare in Arno: ovviamente con un modello a cabine distanziate”.
Mario Bencivenni di Italia Nostra infine è ancora più diretto è si chiede se la Soprintendenza sia stata interpellata e soprattutto a chi spetti la decisione finale: “Forse – dice lo storico – non è proprio il momento di pensare ad allestire una ruotona per guardar giù da dove già si può guardar giù, con annesso villaggio di Natale che prevede dai giochi agli stand per il cibo, il cosiddetto “spazio food”. E’ un progetto paradossale. Ritengo che ancor prima di chiedersi della legittimità amministrativa del percorso, intesa non solo in senso legale ma di mero buonsenso, bisognerebbe domandarsi a cosa serve davvero impiantare una ruota panoramica in una terrazza sopraelevata come il Piazzale, nato appunto per contemplare la città in ogni suo dettaglio: quale senso culturale abbia l’operazione e infine se la pandemia che stiamo vivendo non dovrebbe anche consigliare di dedicare ad altro le energie, amministrative ed economiche, del governo cittadino”.