Ci si potrà andare solo la mattina e nei week end tutto il giorno. Le Gallerie acquisiscono nel loro patrimonio l’autoritratto del pittore lucchese Bernardino Nocchi. L’annuncio in concomitanza con l’avvio di Lucca Comics che quest’anno non sarà in presenza
Orari ridotti di apertura durante la settimana alla Galleria degli Uffizi e a Palazzo Pitti: da martedi a venerdi saranno aperti ogni giorno dalle 8,30 alle 13,30, mentre sabato e domenica si potranno visitare a orario pieno per tutta la giornata, dalle 8,30 alle 18,30. Il Giardino di Boboli, invece rimarrà accessibile ogni giorno da lunedì a domenica esclusi il primo e l’ultimo lunedì del mese.
Lo ha comunicato il direttore Eike Schmidt a margine della presentazione tenutasi a Lucca di uno dei più recenti acquisti effettuati dalle Gallerie degli Uffizi, l’autoritratto giovanile del pittore settecentesco Bernardino Nocchi nato appunto nella città delle mura nel 1741 e morto a Roma 1812.
L’evento si inquadra nelle iniziative previste per Lucca Comics che ha preso il via ieri e quest’anno a causa della pandemia dovrà rinunciare alla componente pubblico da sempre punto di forza della manifestazione capace di attrarre migliaia e migliaia di persone nei tantissimi appuntamenti sparsi per la città e nelle coloratissime sfilate di cosplay da sempre momento più atteso della proposta. Schmidt successivamente ha anche visitato la mostra dedicata a Gianni Rodari.
“Con l’attuale situazione pandemica – spiega Schmidt – nei musei ci sono poche centinaia di persone, che durante la settimana vengono quasi tutti di mattina. Non ha senso tenere questi spazi aperti a pieno regime. In linea con il Dpcm garantiamo una continuità quotidiana, ma allo stesso tempo consona alla difficile fase che stiamo vivendo. L’arte e la cultura che offriamo nei nostri musei ha un particolare valore in questo momento storico. Per questo dobbiamo unire le nostre forze in modo da consentire alla cultura di continuare, per quanto possibile, a restare ogni giorno fruibile da tutti”.
Alla presentazione del dipinto, oltre a Schmidt hanno partecipato il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e la presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi. Nocchi si trasferì a Roma nel 1769 dove operò prevalentemente – pur mantenendo rapporti con la città natale – grazie a importanti committenti, tra cui la corte pontificia e l’alta curia romana. La grande pala d’altare con L’apoteosi dei santi Pudenziana, Novato e Timoteo (1803), nella chiesa di Santa Pudenziana a Roma, è opera sua: nella sua pittura il neobarocco si unisce a ricordi di Guido Reni e del classicismo secentesco bolognese in questo allacciandosi alle novità neoclassiche del suo amico Antonio Canova, che probabilmente – nel suo ruolo di Ispettore Generale delle Belle Arti e Antichità dello Stato Pontificio – l’aveva raccomandato per quella commissione. Nell’autoritratto il pittore mostra in primo piano gli strumenti del mestiere: la tavolozza, i pennelli ancora intrisi di colore, e un dipinto cui sta lavorando.
“Nocchi – aggiunge Tambellini – con il suo autoritratto diventa un ambasciatore importante fra Lucca e Firenze: fra gli Uffizi, uno dei maggiori musei del mondo, e Lucca Comics & Games che ben rappresenta un vitale e diffuso ramo della produzione artistica contemporanea. con un doppio significato: rinsaldare le relazioni artistiche che hanno sempre fortemente legato le due città ma anche per promuovere il patrimonio figurativo dei nostri musei fra le generazioni più giovani”.