Il caso del bambino che non poteva andare all’asilo e avere un medico, era stato sollevato da Antonella Bundue e Dmitrij Palagi (Spc). Adesso gli uffici stanno verificando lo status della madre per reiscrivere anche lei negli elenchi dell’anagrafe
La vicenda del piccolo di due anni, fiorentino di nascita e cittadino italiano, che non poteva recarsi all’asilo e avere un pediatra perché lui e la madre erano stati cancellati dagli elenchi dell’anagrafe (https://www.lamartinelladifirenze.it/bundu-e-palagi-un-bambino-attende-di-tornare-a-esistere/) ha avuto una risoluzione positiva oggi durante la riunione del Consiglio Comunale. Il caso era stato sollevato dai consiglieri di Spc Dmitrij Palagi e Antonella Bundu attraverso una domanda di attualità dopo che la storia era stata portata all’attenzione pubblica da un dettagliato articolo del quotidiano on line StampToscana.
A rispondere è stato l’assessore al commercio e bilancio Federico Gianassi in vece della vicensindaco Cristina Giachi assente oggi per la contemporanea prima seduta del Consiglio Regionale in cui è stata eletta nelle fila del Pd. Gianassi ha ricordato come l’ufficio dei servizi demografici, una volta resosi conto della situazione venutasi a creare, ha visto l’immediata mobilitazione del dirigente, che, avendo constatato di persona la presenza del piccolo sul territorio fiorentino all’indirizzo comunicato, ha fatto in modo che oggi stesso, a seguito della richiesta avanzata nuovamente dal padre anch’egli cittadino italiano, la residenza fosse di nuovo efficace in continuità con quella del primo anno di vita.
Parallelamente gli stessi uffici stanno procedendo a verificare lo status della madre del bambino per procedere alla sua eventuale reiscrizione. Il piccolo invece è stato reiscritto con procedura d’urgenza. “La responsabilità non è certo del “latore” della risposta – ha poi precisato il consigliere Palagi – tuttavia il caso è politicamente molto significativo, in quanto bisogna capire come mai si è proceduto alla cancellazione delle residenze nonostante il consiglio comunale avesse prodotto una mozione, nella seduta del 15 aprile scorso, in cui si stabiliva di sospendere l’istruttoria degli atti aventi ad oggetto cancellazioni di residenza per non reperibilità fino a che non sarà estinta l’epidemia di Covid. Il tema delle residenze è enorme. L’impegno preso dal consiglio fu votato e regolarmente approvato, bisognerà che qualcuno lo metta in atto”.