La mostra, inaugurata al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella, anticipa le prossime celebrazioni dantesche. Tra Firenze, Verona, Venezia e Ravenna il grande fotoreporter narra la presenza del Sommo Poeta ai giorni nostri
Da Firenze, sua città natale a Ravenna dove sono conservate le sue spoglie. Passando per la sorgente dell’Arno sul monte Falterona e poi ancora per Venezia, Roma e Poppi per scoprire come, in un unico, emozionante e originalissimo reportage foto-giornalistico, il suo volto continui ad accompagnare le nostre vite.
E’ il filo conduttore di “Dante 700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta” la mostra di Massimo Sestini inaugurata oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Palazzina Gregoriana del Quirinale, per celebrare il VII centenario della morte dell’Alighieri. Si tratta di un racconto fotografico in 20 immagini, in formato 150×100, realizzate dal fotoreporter fiorentino di fama internazionale, noto per la sua capacità di cogliere la realtà con uno sguardo inedito e con tecniche fotografiche sperimentali e non convenzionali.
La mostra rimarrà al Quirinale fino all’11 ottobre e sarà visitabile in maniera virtuale, attraverso un tour realizzato da MUS.E e pubblicato sui siti web del Quirinale, del Comune di Firenze e di MUS.E. «Massimo Sestini ci ha abituato a immagini di una bellezza sconvolgente, la fotografia che diventa arte, l’occhio sempre pronto a sperimentare angolature e mezzi nuovi dello scatto – sottolinea Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune -. Ora ha deciso di cimentarsi in una mostra innovativa per la tecnologia di cui si avvale l’artista ma soprattutto per lo sguardo inedito sul Poeta e sulla sua eredità. Un’esposizione che apre idealmente le celebrazioni dantesche e che ambisce a portare la voce e l’anima di Dante anche fuori dai confini dell’Italia”.
“Dante 700” è realizzata con la consulenza di Sergio Risaliti, critico d’arte, scrittore e direttore del Museo Novecento e con la consulenza scientifica di Domenico De Martino, docente dell’Università di Pavia e direttore del festival Dante 2021 a Ravenna. La rassegna è organizzata dall’Associazione MUS.E, è promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici fiorentini. «Questa mostra – racconta Massimo Sestini – nasce da un’intuizione del sindaco di Firenze Dario Nardella, appassionato cultore di Dante. La sfida per me è stata capire fin da subito come avrei potuto scatenare emozioni fotografando luoghi dove Dante ha vissuto, dove viene ricordato, dove si suppone sia passato e immortalando boschi, fonti e palazzi citati nella Commedia. Ho voluto creare un reportage che raccontasse la presenza del poeta ai giorni nostri. Ho ritratto verità e contraffazione, illazioni e supposizioni, tutto quello che in pratica concorre a creare e tener vivo il suo mito a Firenze – la mia città – e poi nei luoghi dove vagò, esule e combattivo».
Tra le 20 immagini che compongono la mostra due balzano immediatamente agli occhi anche perchè sono state realizzate con quelle tecniche ormai abituali per Sestini come le aste telescopiche e le macchine ortografiche zenitali: una fotografia che trasporta il visitatore letteralmente all’altezza della statua di Dante in Santa Croce (e qui sui potrebbe citare anche l’indimenticato Riccardo Marasco con la sua “L’alluvione”) e la ripresa con un drone dell’artista Enrico Mazzone intento a realizzare l’opera lunga 97 metri, Divina Commedia, all’interno del Mercato Coperto di Ravenna. Senza dimenticare però il Sestini che sfida i vaporetti immerso nella laguna veneziana con maschera, pinne e boccaglio per immortalare “La barca di Dante”, opera in bronzo dello scultore georgiano Georgy Frangulyan, oppure l’immagine di Firenze che ripresa dall’alto con un tipo particolare di apparecchio fotografico diventa addirittura un pianeta.
«La grandezza di Dante – sottolinea Sergio Risaliti, consulente artistico di “Dante 700” – travalica i tempi. Il volto del genio, con i suoi lineamenti immortali, vive nelle rappresentazioni artistiche del passato e del presente, dal portale ligneo rinascimentale che presentiamo in mostra alle foto di Massimo Sestini, che ci offrono una nuova prospettiva sulla geografia dei luoghi danteschi». A fine ottobre “Dante 700” si trasferirà a Firenze e si aprirà al pubblico. Mentre da gennaio 2021, la mostra sarà ospitata nelle principali capitali straniere (virtual tour della mostra su www.quirinale.it, www.comune.fi.it e www.musefirenze.it).
«Dante – conclude il consulente scientifico della mostra, Domenico De Martino – pervade effettivamente e quotidianamente le nostre vite. Usiamo parole che sono nate o si sono affermate con lui. Usiamo espressioni tratte dalle sue opere. Insomma siamo tutti suoi eredi. Le foto di Massimo Sestini sono la rappresentazione visiva di questo concetto. Anche grazie al suo talento, Dante continua a parlarci e ad accompagnarci, attraverso la contemporaneità, verso il futuro».