Dal 25 settembre al 4 ottobre, nell’ex fabbrica delle Cascine, il festival ideato dall’artista multidisciplinare Letizia Renzini e realizzato da NAM per riflettere su come arte e cultura possono rinnovarsi dopo una crisi
Dal 25 settembre al 4 ottobre 2020 va in scena Happening il festival ideato dall’artista e regista Letizia Renzini prodotto e realizzato da NAM – Not A Museum la piattaforma d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi.
Happening rappresenta il primo evento-manifesto di NAM. Varie discipline artistiche si fondono, la creazione di una comunità temporanea attraverso l’arte, l’interazione con l’ambiente naturale si concentrano in un unico momento in cui lo spettatore si rende partecipe del processo creativo che si sta svolgendo. Happening trasforma gli spazi dell’ex fabbrica in un ambiente da visitare e da vivere personalmente perché ci si trova in continuo movimento grazie agli esperimenti di opere d’arte totali collettive e inclusive. Il suo obiettivo è far incontrare la dimensione artistica e la vita dopo un momento buio. E in questo momento buio, dove c’è la presa di coscienza della fragilità e del rischio della propria esistenza, si fa strada questa originale proposta per far riflettere il pubblico su come l’arte e la cultura possano rinnovarsi durante e dopo una crisi per ridare fiducia a una società che ha perso le proprie sicurezze.
“Ho pensato a Happening! – dice Renzini- come a un festival che testimoniasse e indagasse quello che vedo come un dato di fatto nel campo della produzione artistica contemporanea: la multidisciplinarietà, gli smarginamenti tra i linguaggi artistici e tra le arti del tempo e dello spazio. Ho trovato nella Manifattura Tabacchi e nel nuovo progetto dedicato all’arte NAM – Not A Museum la rappresentazione concettuale, architettonica e plastica di tutto questo”. Il Festival si svolgerà, come ormai è diventata un’abitudine, nel rispetto delle normative anti Covid.
Si comincia domenica 27 settembre (programma consultabile sul sito: www.manifatturatabacchi.com/eventi/happening/) con l’artista e compositrice newyorkese Jessie Marino che porta per la prima volta in Italia un suo spettacolo, Cheek By Jowl,Cheek By Jowl, composto da un’installazione abitabile, a quattro schermi, che si attiva in performance. La domenica successiva sarà la volta del trombettista, musicista elettronico, artista visivo e performer americano Rob Mazurek che presenta il progetto inedito e “site-specific” A Wrinkle In Time Sets Concentric Circles Reeling in collegamento live dal suo studio di Marfa nel Texas. Chiuderà gli appuntamenti il 4 ottobre un ospite speciale: il trombettista Gabriele Mitelli, musicista bresciano tra i più noti del jazz d’avanguardia europeo e della new music, che collabora con Mazurek dal 2017. I due artisti sperimenteranno via live streaming la loro affinità e la consonanza musicale.
Nel mezzo tante proposte diverse: Letizia Renzini debutterà con il concerto-performance Stagione, rivisitazione del concerto delle Quattro Stagioni di Vivaldi in collaborazione con Tempo Reale e la Scuola di Musica di Fiesole, mentre Il giardino delle Mezze Stagioni, installazione sonora per il Giardino della Ciminiera di Manifattura, farà da compendio alla performance. Opera Lab è invece un progetto ideato dalla stessa Renzini in collaborazione con The New Generation Festival, per riportare e riattivare in Italia l’interesse attorno all’Opera e al Teatro Musicale. L’appuntamento sarà curato dall’attrice e performer Silvia Franco e dedicato alla Carmen di Bizet, al romanzo di Mériméé da cui l’opera proviene, e ad altri testi correlati che raccontano la storia della celebre sigaraia, ricucendo così la finzione dell’interpretazione di Bizet con la realtà storica e sociale di Manifattura Tabacchi, attraverso una performance che include danza, testo e musica. Holy Similaun infine concluderà le serate OOH-sounds con il suo show di suoni e luci stroboscopiche.
La dimensione internazionale di Firenze rende la città il luogo adatto a creare presupposti per la ripartenza e un riallineamento verso esperienze multidisciplinari che corroborino ed internazionalizzino un’identità, così come Happening! trova all’interno di NAM – Not A Museum il suo contesto ideale.