Potranno chiederlo studenti e lavoratori con una autocertificazione da presentare on-line. Si può scegliere tra prolungamento e voucher
Da ieri l’altro è possibile chiedere all’Ataf e alle altre aziende di trasporto pubblico della Toscana, compresa Rfi, il ristoro dell’abbonamento non utilizzato durante il periodo di lockdown da Coronavirus. Ne hanno diritto studenti e lavoratori che per via della chiusura di scuole e Università o per inattività lavorativa non hanno potuto usufruire del titolo di viaggio acquistato nel periodo dal 05/03/2020 al 10/06/2020 per i primi e nel periodo 10/03/2020 al 03/05/2020 o 17/05/2020 per i secondi.
Il ristoro riguarderà i possessori degli abbonamenti mensile di marzo 2020, trimestrale, annuale, studenti, Pegaso, L.R. 100/98 acquistati entro il 09/03/2020. Ma i titolari dei ticket dovranno compilare una autocertificazione in cui si spieghi la motivazione per la quale non è stato possibile servirsi del titolo di viaggio.
La presentazione delle richieste potrà essere inoltrata fino al 15 ottobre prossimo, salvo un’eventuale proroga dello stato di emergenza, e preferibilmente dovrà avvenire on-line. Ogni azienda, sul proprio portale, ha già dedicato una pagina specifica (qui il form per Ataf: https://rimborsicovid.fsbusitalia.com/ataf/#/public/formrichiesta). Si può scegliere fra il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello relativo al mancato utilizzo e l’emissione di un voucher pari al valore in giorni del mancato utilizzo del titolo di viaggio. Il voucher potrà essere utilizzato entro 12 mesi dalla data di emissione esclusivamente per acquisti effettuati in un’unica soluzione presso le biglietterie aziendali.
Alla richiesta deve essere allegata la seguente documentazione: dati anagrafici e codice fiscale del titolare, dati dell’abbonamento e della tessera per il quale si chiede il ristoro, copia digitale della Carta Unica oppure, in caso di abbonamenti cartacei: copia digitale sia del titolo di viaggio che della tessera personale, se prevista (TLC, Pegaso, Easy-Welfare); indicazione della scuola oppure dell’azienda; causa del mancato utilizzo del titolo di viaggio; copia digitale di un documento di riconoscimento e un indirizzo mail attivo.