Lega e Forza Italia attaccano la nuova area pedonale che sarà attiva a settembre. Intanto ieri l’inaugurazione del lungarno Acciaiuoli, tornato completamente in pietra, con il sindaco Nardella e Leonardo Ferragamo
“Pedonalizzare in questa fase Lungarno Acciaiuoli è un errore”. Appena il tempo di inaugurare il rifacimento del lungarno che da Ponte Vecchio arriva fino al Ponte a Santa Trinita, e già fioccano le polemiche.
Ad accendere i fuochi della querelle è il capogruppo a Palazzo Vecchio della Lega Federico Bussolin secondo il quale il Centro storico “va aperto al traffico veicolare, consentendo ai fiorentini di viverlo anziché chiuderlo per un turismo assente”. “Con l’installazione del Pilomat a Santa Maria Novella – aggiunge – e un eventuale blocco al transito nel rinato Lungarno, per i tassisti e commercianti la circolazione diventerà un rebus quotidiano: nella fase di emergenza economica sarebbe un errore. Serve un cambio di rotta aprendo la ZTL, rinnovando gli accordi con i garage privati e rimandando le pedonalizzazioni”.
La cerimonia si svolta nel tardo pomeriggio di ieri alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Leonardo Ferragamo, presidente della Lungarno Alberghi e CEO Palazzo Feroni Finanziaria che in parte ha finanziato l’intervento attraverso l’ Art-Bonus: un milione e 300mila euro il costo totale dell’operazione, ripartito anche tra i soggetti gestori dei sottoservizi. “Questo progetto – ha sottolineato Nardella – venne pensato in un momento molto difficile per la città, ovvero poco dopo il cedimento del Lungarno Torrigiani. Per noi fu una sfida: da un lato avevamo una città ferita, dall’altro la voglia di ricominciare, di dimostrare che la valorizzazione e la manutenzione delle nostre strade sono tra le nostre priorità. Adesso giungiamo alla fine di questo cantiere dopo che siamo stati flagellati, a livello mondiale, da una terribile pandemia: vediamo anche questo come segnale di ripartenza, anzi di uno step essenziale nel nostro piano di rinascita della città”.
I lavori hanno previsto il completo rifacimento in pietra al posto del precedente asfalto e la messa in sicurezza, oltre che l’allargamento dei marciapiedi: la carreggiata è stata realizzata in pietra alberese, uguale a quella già presente in via Tornabuoni, e i marciapiedi in arenaria fiammata. Il cantiere è durato poco più di otto mesi, tenuto conto dei rallentamenti e delle difficoltà di approvvigionamento dei materiali causati dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Aggiunge Leonardo Ferragamo: “Per tutta la mia famiglia e per me è un onore sostenere Firenze e ribadire così il sentimento speciale che ad essa ci lega da sempre. Firenze è stata scelta da mio padre perché ricca di storia e cultura straordinarie. Firenze da quasi cento anni è la città della mia famiglia, la città natale mia e dei miei fratelli che ci ha accompagnato tra ideali di bellezza e di cultura di ambizione e di orgoglio. Oggi abbiamo nuovamente l’occasione di celebrare questa destinazione unica ed aiutarla nella sua ripartenza. Io mi sento orgoglioso ambasciatore di Firenze e farò di tutto per supportarla, in alleanza e in sinergia con l’amministrazione locale”.
Ma la pedonalizzazione dei lungarni non va giù neanche a Forza Italia che con Marco Stella parla di “Scelta scriteriata, che va nella direzione sbagliata di un centro storico musealizzato. Poi non ci si lamenti se l’area Unesco e tutto il centro perdono residenti e attività storiche”.