Oggi e domani è ancora possibile visitare l’affascinante mostra allestita da Alessandra Schlatter che ripercorre le memorie del quartiere attraverso fotografie, ritagli di giornali, contributi e testimonianze
C’è tempo ancora fino a oggi (15.30-18.30) e domani, domenica 27 giugno, (10 -13 e 15.30-18.30) per ammirare “Con occhi antichi”, l’affascinante mostra allestita nelle stanze della casa-museo Schlatter di viale dei Mille che vuole ripercorrere le memorie del quartiere Campo di Marte attraverso ritagli di giornali, fotografie, ricordi, contributi e testimonianze che raccontano l’evoluzione di un quartiere fin da quando era una periferia lontana e di campagna per Firenze, per poi diventare campo di aviazione militare con l’appassionante gara di aeroplani tenuta nel 1910, area sportiva con le immagini dello Stadio realizzato Pier Luigi Nervi nelle fasi di costruzione e la curiosità suscitata dall’arrivo del grande circo americano di Buffalo Bill.
A raccogliere le immagini e poi approntare i pannelli che con molta nostalgia e anche una fortissima emozione ci riportano indietro nel tempo ci ha pensato Alessandra Schlatter, pronipote del pittore Carlo Adolfo.
Oltre a luogo di mostra e casa-museo, il villino che si affaccia in maniera quasi magica in fondo al Viale dei Mille e finisce inevitabilmente per rapirti e condurti all’interno alla ricerca dei suoi segreti e dei suoi quesiti enigmatici (Carlo Adolfo Schlatter era uno degli esponenti più accreditati della corrente teosofica), è anche un bed & breakfast dove è impossibile non immaginare di fermarsi almeno un paio di notti. Non solo per vedere la “solita” Firenze, ma per fare conoscenza con un mondo tutto particolare fatto di dipinti e ferri battuti, arredi di grandissimo pregio, sui quali è difficile non sentire la presenza dell’artista Carlo Adolfo: una figura che andrebbe riscoperta, o per meglio dire scoperta e conosciuta fino in fondo.