Ieri il confronto tra cittadini al termine del quale è stato stilato un pacchetto di richieste da sottoporre al sindaco Nardella. “Palazzo Vecchio deve porre più attenzione stabilendo regole di coesione sociale anziché chiedere sacrifici ai residenti”
Non vogliono lo scontro sociale evocato dal sindaco Dario Nardella in una dichiarazione forse non troppo felice. Ma un minimo di rispetto e di civiltà sì. E soprattutto dormire, perché così non si può andare avanti e c’è già preoccupazione in vista del prossimo week end quando temono si riproporranno le solite scene già viste in precedenza.
E così ieri pomeriggio si sono ritrovati in piazza Santo Spirito per mettere giù un catalogo di richieste da sottoporre al sindaco per dirgli che in città non esistono solo i commercianti (contro cui non hanno niente) ma anche loro, i residenti in una delle piazze più affascinanti di Firenze.
Un’assemblea improvvisata, senza comitati o riferimenti politici, ma tutti insieme per dire basta alle notti insonni. Vietato l’alcol da asporto, bagni pubblici gratuiti fino alle 2 del mattino (nel caso gestiti anche dalle stesse attività presenti nella piazza), pulizia delle strade fin dall’una del mattino per scoraggiare assembramenti, Municipale presente in via del Presto di San Martino e in tutte le strade vicine divenute pisciatoi all’aperto, tutela del sagrato di Santo Spirito sono alcune delle richieste che verranno raccolte e proposte in una successiva assemblea alla quale i residenti vorrebbero che partecipasse anche Padre Giuseppe Pagano, priore degli Agostiniani da tempo impegnato in una lunghissima e strenua lotta al degrado sul sagrato della basilica che ha portato alla clamorosa idea di erigere una cancellata per proteggere l’ingresso principale della chiesa.
“Altro che Covid, qui si piglia il colera – attacca senza mezzi termini Fabrizio Valleri, per tutti i’Vallero, calciante dei Bianchi con attività e residenza a Santo Spirito – se va avanti così. Non è una cosa normale. La prima questione da risolvere è quella dei bagni. Più volte abbiamo sottolineato la necessità di avere un bagno pubblico, che stia aperto fino alle 2-3 di notte. Poi basta, stop: si va tutti via e nessuno deve fare i propri bisogni in strada come invece abbiamo visto”.
Maria Grazia ha 80 anni e un marito cardiopatico che ha bisogno d’aria, ma lei è costretta a tenere le finestre chiuse per il chiasso che arriva dalla piazza. “Chi mi paga l’ossigeno per lui – si sfoga – il sindaco? Sono anni che non riesciamo a dormire per via del baccano che viene dal sagrato della chiesa”. “Non è accettabile – attacca un altro residente – una situazione del genere fino alle 4 del mattino. Questa cosa deve essere risolta entro la fine di questa settimana”.
Massimo Lensi, promotore di Progetto Firenze, associazione nata due anni fa come contrasto al modello fiorentino basato sull’ “over tourism” aggiunge: “Nardella dovrebbe porre maggiore attenzione stabilendo nuove regole di coesione sociale anziché chiedere sacrifici ai residenti”. Insomma fanno sul serio gli abitanti di Santo Spirito. “Noi siamo per la pace – concludono – ma Palazzo Vecchio deve ascoltarci. Se le nostre richieste non verranno prese in considerazione siamo pronti a citare direttamente il sindaco chiedendo un risarcimento economico perché sta violando i n ostri diritti alla salute e alla sicurezza”.
E l’eco della protesta è arrivato anche in consiglio comunale attraverso una interrogazione del coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci che ha chiesto al sindaco “cosa ha intenzione di fare per bloccare queste situazioni che offendono il decoro della piazza e creano insicurezza”.