Il piano di Palazzo Vecchio: gli esercizi avranno 12 metri di spazio in vie e piazze. E potranno proporre anche pedonalizzazioni temporanee
Pronto il piano straordinario per tavolini e sedie fuori dai locali deciso dal sindaco Dario Nardella per consentire la ripresa economica e per garantire maggiore sicurezza ai clienti di bar e ristoranti. La Giunta ha infatti approvato la proposta dell’assessore allo sviluppo economico con le linee guida per ampliare la concessione gratuita di spazi all’aperto per ristoranti, bar e per attività di somministrazione: proposta che adesso andrà al vaglio del consiglio comunale.
La maggiorazione di spazio varrà dal 1 giugno al 30 settembre e potrà essere richiesta da ristoranti, bar, tipiche attività di somministrazione, pasticcerie, gelaterie e cioccolaterie. Potranno far parte del progetto anche negozi del commercio e dell’artigianato quando sarà approvato un progetto speciale di pedonalizzazione di una intera via negli orari serali.
“Vogliamo con questo piano – commenta Nardella – dare la possibilità di lavorare meglio, e in sicurezza, alle nostre attività così duramente colpite dalla crisi. E’ un piano ambizioso che crea le condizioni affinché non solo nel centro ma in ogni zona della città, nelle periferie e nei rioni storici, si torni a vivere sempre con attenzione alla sicurezza sanitaria”.
La facilità nell’ottenere gli spazi dipenderà dalla posizione e dal tipo di strada. Se l’attività non ha una concessione e si tratta quindi di nuova occupazione, l’area può essere estesa fino al limite dei 12 metri. Se tale area insiste su stalli di sosta, lo spazio occupabile è per un massimo di 2 stalli. Se invece una attività ha già una concessione, rimanendo assicurata la condizione minima dei 12 metri lineari o dei 2 stalli di sosta, fuori dal centro storico lo spazio può aumentare del 50%: dentro l’area Unesco invece del 25%.
L’autorizzazione, sia dentro che fuori, potrà essere concessa anche in caso della presentazione di un “Progetto Unitario”, più ristoratori legati a una piazza o a un a strada che presentino una richiesta comune naturalmente avendone titolo. Potranno anche chiedere la pedonalizzazione temporanea di alcune strade o piazze per mettere tavolini, ma in questo caso la richiesta andrà presentata agli uffici competenti che poi dovranno esprimersi di conseguenza. Infine c’è il capitolo dei progetti speciali, quelli con i quali l’esercente che non ha alcuna possibilità di ottenere suolo pubblico sul fronte del proprio esercizio può richiedere l’utilizzo di un’area o di uno stallo di sosta o di un’area verde in prossimità dell’esercizio entro la distanza massima di 50 metri, purché non vi sia altro esercizio nelle vicinanze.
Potranno infine essere richiesti da più attività insieme progetti di pedonalizzazione temporanea di un’area pubblica o giardino pubblico che saranno valutati da parte degli uffici comunali e dalla Prefettura per quanto riguarda la sicurezza. “Questa è una misura straordinaria che mettiamo in campo per favorire la ripresa delle attività – conclude Gianassi – perché grazie all’utilizzo di spazi all’aperto si recupera parte della capienza persa all’interno con le prescrizioni sul distanziamento e si garantisce maggiore sicurezza. Vale non solo per il Centro, ma per tutti i Quartieri ”.