Sono alcune delle idee su cui Comune, Sindacato inquilini e Sindacato proprietari stanno lavorando per far fronte all’emergenza Coronavirus per le locazioni abitative. Vannucci: “Lavorare insieme per un patto di solidarietà che sarebbe il primo nel nostro Paese”
L’assessore alla casa Andrea Vannucci, i sindacati degli inquilini e dei proprietari dell’area metropolitana fiorentina (Sunia, Sicet, Unione inquilini e Conia) e i sindacati dei proprietari immobiliari (Confedilizia, Appc, Asppi, Uppi e Confabitare) si sono incontrati per affrontare insieme la difficile situazione che stanno vivendo molte famiglie fiorentine nel settore delle locazioni. La crisi economica e sociale legata al Covid-19, rende sempre più complicato sostenere il costo di un affitto.
Per questo si sta progettando un contributo economico che trasformerà i contratti di locazione libera in un contratto concordato, l’istituzione di un fondo comunale per le morosità degli inquilini e per la premialità destinate ai proprietari che hanno ricontrattato l’affitto.
“È stato un incontro molto positivo – ha detto l’assessore Vannucci -, svoltosi all’insegna della collaborazione e caratterizzato dalla grande disponibilità da parte dei sindacati degli inquilini e dei proprietari a lavorare insieme per scrivere un patto di solidarietà sulle locazioni abitatitive che sarebbe la prima iniziativa in tal senso nel nostro Paese“.
Soddisfazione anche del Sindacato inquilini “Una pace sociale in tempi di Coronavirus – ha detto la segretaria del Sunia di Firenze Laura Grandi -, un luogo dove grazie al contributo di tutti gli attori in campo, Sindacati e Comune, si riesce a trovare una soluzione per ricontrattare gli affitti e scongiurare una moltitudine di sfratti per morosità”.
La collaborazione si è resa necessaria poiché in questi giorni alle organizzazioni sindacali degli inquilini sono arrivate numerose richieste di aiuto di studenti fuori sede, lavoratori e piccoli proprietari che chiedono come comportarsi con l’interruzione delle attività produttive, di servizi e della scuola di ogni ordine e grado comprese quelle universitarie e l’impossibilità di pagare l’affitto.
Visto il momento privo di certezze è difficile dare risposte certe, tuttavia si è resa più che mai necessaria l’attivazione di tavoli di crisi attraverso il coinvolgimento delle istituzioni. “L’attuale normativa non consente una sospensione o interruzione dei contratti per eventi di natura socio sanitaria –fanno sapere i sindacati- proponiamo tuttavia una rinegoziazione dei contratti in essere. Si tratta di un percorso che deve essere, per forza di cose, incentivato da misure che consentano una riduzione dei canoni per gli inquilini e vantaggi economici per i proprietari che accettano di rinegoziare i contratti in essere. Auspichiamo che il governo preveda risorse da destinare ai contributi per l’affitto per le famiglie colpite dalla crisi, ma nel mentre riteniamo necessario a livello locale incontrare le amministrazioni comunali per una collaborazione al fianco delle famiglie in difficoltà”.