L’Istituto rimarrà nel palazzo di piazza Savonarola per 50 anni: in cambio verranno effettuati lavori di valorizzazione della struttura che porteranno alla riapertura al pubblico della galleria
L’Accademia di Belle Arti si allarga e acquisisce il Museo Carnielo in piazza Savonarola. Qui rimarrà per 50 anni a titolo gratuito, si impegnerà a riqualificarlo a proprie spese e a restituire le opere della omonima Galleria alla fruizione del pubblico. L’atto di concessione è stato firmato dalla sindaca Sara Funaro, dal presidente dell’Accademia Giovanni Iovane assieme agli assessori Dario e Danti e Giovanni Bettarini, al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi e alla direttrice dell’Accademia Gaia Bindi. “Un momento molto atteso – ha sottolineato la sindaca Funaro – uno degli obiettivi dell’amministrazione era restituire il Carnielo al quartiere e alla città, valorizzando il grande patrimonio che contiene, e riportare i cittadini dentro le sue sale. Un obiettivo al quale abbiamo lavorato con impegno, perché questo spazio diventasse presto accessibile a tutti, contribuendo a promuovere la conoscenza del nostro straordinario patrimonio storico”.

Con il Museo Carnielo, l’Accademia di Belle Arti di Firenze – 1777 iscritti – aggiunge un nuovo presidio culturale in città. La nuova sede in Piazza Savonarola si unisce, dunque, alla sede storica in via Ricasoli e alla sede distaccata in via San Gallo, l’ex Oratorio dei Pretoni, dove dal 2019 si svolgono attività didattiche, conferenze ed eventi aperti alla città. “È un momento storico per l’Accademia di Belle Arti – commenta la direttrice Bindi – che con una nuova sede prestigiosa come il Museo Carnielo potrà assicurare condizioni di lavoro e di studio migliori alla propria comunità accademica e allo stesso tempo diventare propulsore di cambiamento. Ringrazio il Comune di Firenze, la sindaca Funaro e gli assessori Danti e Bettarini per la concessione di questo spazio importante, vocato alla valorizzazione della figura di Rinaldo Carnielo ma anche alla promozione delle arti contemporanee”.

L’immobile, che entrerà immediatamente nella disponibilità dell’Accademia di Belle Arti, sarà sottoposto a lavori di adeguamento in parte finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca con 2 milioni e 438 euro. Contributo che l’Accademia di Belle Arti si è aggiudicata lo scorso anno partecipando a un bando nazionale per la messa in sicurezza e all’adeguamento strutturale delle sue sedi. “Ringrazio il mio predecessore, il professor Carlo Sisi, che insieme all’allora direttore Claudio Rocca iniziò il percorso che ci ha portati a concretizzare oggi questo importante accordo – ha dichiarato il presidente Iovane -. Sono felice di raccoglierne l’eredità e auspico che la collaborazione fattiva con il Comune di Firenze possa ripetersi anche in altre occasioni”.
Trevigiano d’origine, Rinaldo Carnielo si trasferì a Firenze all’età di 17 anni, dove studiò all’Accademia di Belle Arti divenendone successivamente anche Accademico d’onore. Scultore di livello internazionale, è stato anche collezionista di pittura, mecenate e promotore proprio di alcuni artisti che insegnavano in Accademia. Nel 1885, all’età di 32 anni, acquistò l’immobile in via Savonarola, uno dei rari esempi di arte secessionista a Firenze, che divenne la sua casa-studio. “Onorate l’arte che è vita della vita”, si legge sul cartiglio posto all’ingresso della palazzina: l’immobile è stato acquisito dal Comune di Firenze con un lascito nel 1957 e attualmente è chiuso al pubblico. La nuova Galleria Rinaldo Carnielo ospiterà a piano terra laboratori di restauro a vista e il museo, aperto gratuitamente al pubblico (così come da volontà testamentaria) un giorno a settimana con visite guidate a cura del ‘dipartimento di comunicazione e didattica dell’arte’ dell’Accademia. Previste anche aperture e visite guidate straordinarie a cura del Fai. Il sarà aperto anche all’arte contemporanea e inserito a pieno titolo nella rete museale fiorentina. In continuità con la destinazione originaria degli spazi, il piano superiore – 500 metri quadrati – sarà, invece, la sede del Biennio in Metodologie della pittura.