La FirenzeArt Gallery ha sospeso le attività al pubblico ma propone al pubblico mostre on line. In linea la mostra di Alessandro Ongaro, a breve interessanti novità.
Il CoronaVirus ha fermato anche il mondo dell’Arte ed i grandi musei si sono attrezzati per rendere fruibili grandi mostre, collezioni, aggiornamenti con esperti d’arte. Anche le “piccole” gallerie si sono dovute adeguare, chiudendo al pubblico. A Firenze già da oltre quindici anni la FirenzeArtGallery propone al pubblico un sito web sempre aggiornato, con un catalogo visivo di vasta dimensione.
Le mostre on line
Precursore già da diversi anni, Andrea Tirinnanzi – fondatore della Galleria – ha già da anni sperimentato le mostre on line, con possibilità di lasciare un proprio pensiero nel libro ospiti virtuali. In questo momento è on line la mostra personale di Alessandro Ongaro, artista fiorentino i cui disegni sono ospitati anche nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
Per visitare la mostra è possibile collegarsi al sito internet della Galleria al seguente indirizzo: https://www.firenzeart.it/mostrevirtuali/spaziarmonici-alessandro-ongaro
Dalla Galleria sono annunciati nuovi “protagonisti on line” a breve!
Note sull’artista
Alessandro Ongaro nasce a Firenze il 30 ottobre 1928, manifesta presto una predisposizione per l’arte, tanto che all’età di 6 anni viene inviato alla scuola privata delle sorelle Tempestini per apprendere i primi rudimenti del disegno e delle tecniche di pittura, compresa la fabbricazione artigianale dei colori. Quattordicenne, si trasferisce a Venezia per frequentare il Liceo Artistico. Nella città lagunare, dove vive gli anni della guerra lontano dalla famiglia, fra grandi ristrettezze economiche, riesce a finire gli studi grazie ad una borsa di studio, qui il giovane Ongaro forma la sua personalità artistica. Nel 1953 congedato dal servizio militare rientra a Firenze, qui incontra una giovane impiegata, che da ventenne sposa. Nel 1963 la famiglia si trasferisce a Scandicci e diventa libero professionista, aprendo un suo studio a Firenze. Il lavoro lo porta a Porderone, Varese, Torino Giappone, in questo periodo realizza mobili, gioielli, sculture in legno e altri piccoli oggetti d’arte. Ma è la pittura in cima alle sue arti. Nel 1971 inaugura una prima personale importante alla galleria d’arte Parione, dove il critico Massimo di Volo vede la rievocazione del surrealismo e delle forme fluide di Mirò. Quattro suoi disegni sono presenti al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.