Entro 10 giorni dall’entrata in vigore della modifica al Regolamento di Polizia Urbana, chi utilizza le key-box dovrà rimuoverle pena una multa di 400 euro. Per i gruppi, trasmettitori e ricevitori wireless
Primo atto ufficiale del Comune di Firenze per vietare le keybox in città per ragioni di decoro urbano ma soprattutto per motivi di sicurezza legati alla necessità di riconoscere in presenza gli ospiti delle strutture ricettive. La Giunta ha infatti deliberato una proposta di modifica al Regolamento di Polizia Urbana che adesso dovrà passare al vaglio del Consiglio Comunale. Il provvedimento stabilisce che per esigenze di sicurezza pubblica “è sempre vietato l’uso delle key box o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici etc., atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano posizionati”; per la tutela del decoro pubblico, inoltre, la delibera propone che sia sempre vietato l’uso delle key box “quando prospettino su aree pubbliche, su strade pubbliche o aperte al pubblico, qualunque sia la natura del supporto su cui siano posizionate”. La delibera fissa inoltre che entro 10 giorni dall’entrata in vigore della modifica regolamentare, tutti coloro che utilizzano le key box dovranno procedere alla loro rimozione, e che decorso tale termine, “nei casi di accertata inottemperanza o di nuova installazione, la Polizia Municipale provvederà al ripristino dello stato dei luoghi e quindi alla loro materiale rimozione”. Per il mancato rispetto del divieto di utilizzo delle key box l’atto fissa una sanzione di 400 euro.
“È una battaglia importante che è partita dalla nostra città – dice la sindaca Sara Funaro -, una questione che impatta sul decoro e la sicurezza e riguarda la tutela dell’identità del centro storico UNESCO. Si tratta di un punto centrale di una strategia complessiva di contrasto all’overtourism che abbiamo messo in campo e su cui siamo in prima linea. Stiamo lavorando per una Firenze a misura di chi la vive e questa è una delle azioni che vanno in questa direzione”.
La delibera si rifà all’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevede, sia per i gestori professionali di strutture ricettive che per quelli saltuari, l’obbligo di registrazione degli alloggiati con documento di identità e inoltro dei dati alla Questura nelle 24 ore successive al primo ingresso ritenendo le key box e il check-in online modalità in grado di eludere il reale accertamento dell’identità delle persone ospiti. “Un atto concreto che dice la parola fine all’utilizzo delle key box in tutta la città – aggiunge l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini – è un risultato che ha anche un forte valore simbolico ed evidenzia l’impegno di tutta l’Amministrazione Comunale nell’attuazione del decalogo per un turismo sempre più sostenibile in una città ogni giorno più vivibile”.
Palazzo Vecchio però non si ferma qui per quanto riguarda il turismo sostenibile perché, oltre al divieto di utilizzo delle key box, arriva anche quello dell’uso di amplificatori per le guide turistiche. In sostanza non si potranno più condurre singoli o gruppi per far vedere loro le bellezze della città adoperando strumenti in grado di amplificare la voce, oltre all’obbligo per chi ha gruppi di più di otto persone (esclusa la guida) di “utilizzare sistemi di comunicazione wireless con trasmettitore e ricevitori dotati di cuffia”; la sanzione per chi non rispetta il divieto è di 160 euro.
“È una misura che abbiamo deciso per migliorare la vivibilità delle nostre strade, e al tempo stesso è una forma di contrasto al rischio di fenomeni di abusivismo – conclude Vicini – la proposta è stata condivisa anche con le principali associazioni delle guide turistiche, che hanno espresso soddisfazione per una norma che tutela la loro professionalità. Il centro storico di Firenze ha flussi di visitatori tra i più importanti al mondo per un’area così ristretta, l’impegno per poterli gestire rispettando al tempo stesso le esigenze di chi in città vive e lavora è centrale nel programma della Sindaco Funaro, ed è possibile grazie ad un efficace gioco di squadra tra tutti i settori dell’Amministrazione Comunale”.