Ennesimo sit-in del Comitato Cittadini Attivi e dei residenti per reclamare maggiore sicurezza nel rione sempre alla prese con spaccate, furti su auto in sosta, spaccio e degrado
Prevenzione nei quartieri, controlli di tutte le forze dell’ordine ad alto impatto, zone franche nei rioni. In due parole, maggiore sicurezza. San Jacopino torna ad alzare la voce e alla luce degli ultimi episodi accaduti (come documentato dalle foto che proponiamo) organizza un nuovo sit-in di protesta in programma sabato 18 gennaio alle 14.30 in Piazza Puccini.
“Oltre ai continui fatti di microcriminalità – denuncia ancora una volta Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi – come l’interminabile scia di spaccate ai negozi e alle auto parcheggiate, che continuano a creare apprensione e rabbia tra i commercianti e cittadini, solo per recuperare qualche spicciolo o oggetti da asportare per poi rivenderli e comprarsi una dose di crack, bisogna purtroppo segnalare il ritorno nel nostro rione – che è bene ricordarlo fa parte del Quartiere 1 – delle droghe pesanti lungo il viale Redi, sulla pista ciclabile dove i consumatori abbandonano le siringhe a terra e gli spacciatori nascondono la roba dentro le siepi”.
Ma a giudizio di Gianfaldoni la situazione è peggiorata un po’ in tutta la zona. “Tra le vie interne e piazza San Jacopino ad esempio: via Cristofori dove qui siamo già alla quarta spaccata ai negozi in poco più di un mese: e poi ci sono i furti, le aggressioni, il degrado (il giardino di via Galliano e l’area limitrofa ndr), tutto questo più volte segnalato alle autorità competenti anche con esposti dettagliati. Il continuo ripetersi di questio fatti ci ha portato a scendere in strada sabato 18 in piazza Puccini dove daremo i dati dei fatti accaduti in questi due mesi e faremo le nostre richieste alle istituzioni tutte: dalla prefettura alla questura e alle altre forze per dare una forte risposta al quartiere e ai cittadini. Non chiediamo tanto, chiediamo solo la nostra sacrosanta sicurezza e la tranquillità che abbiamo perdute”.