Entra nel vivo il progetto varato un anno fa alla Scuola Cani Guida e finanziato dalla Regione. La prima è già stata affidata a una famiglia, le altre quattro lo saranno a febbraio
Sono in cinque per il momento: Lea, Fata, Fiaba, Fiore e Futura. E tutte hanno una particolarità, ma forse sarebbe meglio definirla un’abilità speciale. Quella di accorgersi con il loro fiuto del sopraggiungere di una crisi ipoglicemica ed avvertire per tempo i genitori dei piccoli malati di diabete.
E’ un progetto speciale e innovativo quello che si sta concretizzando in questi mesi in Toscana, con le carte in regola per diventare capofila ed apripista a livello nazionale. Un progetto portato avanti dalla Scuola cani guida di Scandicci in provincia di Firenze, dal 1979 della Regione: l’unica scuola pubblica del genere di tutta Europa, nata nel 1929 ad opera dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti, la più antica al mondo assieme alla statunitense “Seeing eye”, che vede coinvolti anche il Meyer, l’Asl Toscana Centro e il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali. Un cane è già stato consegnato, altri quattro lo saranno a febbraio. Il progetto, partito concretamente un anno fa, nel dicembre 2023, è un’attività del tutta nuova per la Scuola regionale cani guida, che si affianca al consueto addestramento e consegna di cani per non vedenti di tutta Italia, ma anche cani di ausilio per disabili motori e interventi assistiti nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie della Toscana, quella che in passata era definita “pet-therapy”, Sul progetto la Regione ha investito 250 mila euro
“L’intera materia dei cani da assistenza, compresi i cani guida, non ha una regolamentazione a livello nazionale – sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani – e questo rappresenta un grave limite per la standardizzazione dell’istruzione e dell’impiego di questi cani. Questo progetto ha l’ambizione di fare da apripista per arrivare ad approvare linee guida nazionali. Da via dei Ciliegi (dove ha sede la scuola ndr) parte una grande messaggio di speranza, con questi cani che diventano fratelli e sorelle”.
Fata, Fiaba, Fiore e Futura, cucciole labrador bionde di dieci mesi, sorelle della stessa cucciolata, stanno completando il loro corso di addestramento, ma oggi hanno conosciuto le famiglie a cui saranno affidate tra un paio di mesi. Lea, anche lei un labrador ma di due anni e mezzo, color cioccolato, è già invece stata consegnata da una settimana e già nei primi giorni di affiatamento ha dato prova delle proprie capacità, avvertendo nell’aria la molecola che preannuncia l’arrivo di una crisi ipoglicemica ed avvisando il ragazzo diabetico e l’istruttrice. Una storia nella storia: sì, perché Lea doveva essere una cane guida per non vedenti. Per vari motivi non è stato possibile: poi, inaspettatamente, ha dimostrato di avere un’innata grande predisposizione come cane da allerta medica. “Un autentico miracolo di Natale che ci ha riportato gioia e felicità” commenta la mamma di Michele, il ragazzo a cui è stata assegnata.
L’addestramento dei cani inizia a due mesi di vita, per allenare il loro fiuto a carpire le variazioni nella concentrazione di taluni composti organici volatili prodotti da una persona in prossimità di uno stato di crisi da diabete e istruirli, quando accade, a dare l’allarme con un segnale convenzionale prestabilito. In questo modo garantiranno un doppio aiuto: un’evidente funzione ‘salvavita’ ma anche un accrescimento del livello di autonomia ed indipendenza della persona. Durante la formazione impareranno a condividere la vita quotidiana del paziente da accudire, dallo stare assieme ad altre persone ad accedere ai mezzi di trasporto pubblico in sicurezza.
“Abbiamo voluto utilizzare le risorse assegnate puntando sulle competenze di una struttura d’eccellenza, unica al mondo come struttura pubblica – sottolinea l’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli – e sull’alleanza che si è creata con l’azienda ospedaliero universitaria Meyer, per quanto riguarda la parte tecnica e scientifica, e con queste meravigliose creature a quattro zampe capaci di diventare amici ed amiche speciali. I cani da allerta medica possono essere preziosi alleati per le famiglie e per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze e diventeranno anche meravigliosi compagni di vita”. “Ogni anno le nuove diagnosi di diabete crescono del 3,6 per cento – spiega Sonia Toni, responsabile della Diabetologia pediatrica del Meyer – e la Toscana non fa eccezione. Nella nostra regione annualmente si registrano circa cento nuove diagnosi di diabete di tipo 1 e una decina di nuove diagnosi di diabete di tipo 2. Fa riflettere il fatto che qualche decennio fa il tipo 2 nei bambini non esisteva”. Attualmente il centro di diabetologia pediatrica del Meyer segue novecento bambini con diabete di tipo 1 e le loro famiglie. In tutta Italia i malati di diabete sono quattro milioni e mezzo.
L’iniziativa alla Scuola Cani Guida con le famiglie è stata anche l’occasione per annunciare la partenza, a gennaio, dei lavori di ristrutturazione della villa che ospita l’istituzione e che dureranno un anno e mezzo. Un investimento da un milione e 850 mila euro che ha l’obiettivo di ristrutturare completamente l’appartamento al secondo piano che sarà utilizzato per lo svolgimento di corsi di autonomia personale delle persone non vedenti, oggi non possibili per mancanza di spazi idonei.