Spoglio delle opere d’arte che ne costituivano la caratteristica fino alla chiusura del 2016, il passaggio adesso è un semplice tunnel aereo come appariva all’epoca dei signori di Firenze
Torna visitabile da oggi il celebre Corridoio Vasariano, chiuso dal 2016 per consentire la realizzazione di interventi di adeguamento alle più recenti norme sulla sicurezza. E torna con una grande novità. A differenza di prima, adesso il passaggio che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti passando sopra Ponte Vecchio si mostra ai visitatori completamente spoglio dalle opere pittoriche che non avevano trovato posto agli Uffizi e attraversavano tutta lo storia dell’arte fino ad arrivare al 900 costituendo una caratteristica e una prerogativa uniche nel loro genere (https://www.lamartinelladifirenze.it/il-corridoio-vasariano-riapre-il-21-dicembre/).
Riportato oggi alla sua originaria nudità, il vasariano si mostra al visitatore come un semplice “tunnel aereo”, lungo oltre settecento metri sopra il cuore della città, esattamente come appariva all’epoca in cui i signori di Firenze lo percorrevano per arrivare in brevissimo tempo a Palazzo Vecchio, indisturbati e sicuri, dalla loro dimora a Pitti. Insomma un salto indietro nel tempo di quasi mezzo millennio, quando il Corridoio fu creato, che porterà turisti e visitatori a godere di una passeggiata panoramica unica sopra il centro di Firenze.
“Dopo otto anni di attesa – dice il ministro della Cultura Alessandro Giuli in un messaggio al direttore degli Uffizi Simone Verde -, la riapertura del Corridoio Vasariano restituisce a Firenze e all’Italia un capolavoro nel capolavoro. Il ‘passetto fiorentino’ offre una passeggiata panoramica mozzafiato nel cuore di una città senza eguali”. Il progetto di consolidamento e recupero per la riapertura del Corridoio Vasariano è stato realizzato da Uffizi e Soprintendenza e presentato nel febbraio 2019 dopo 18 mesi di studi, ricerche e indagini che hanno coinvolto decine di specialisti (oltre mille le pagine del programma, 201 i metri quadrati di elaborati realizzati, 23 le relazioni specialistiche redatte, 2435 fotografie, decine le prove e i saggi sui materiali compiuti). I lavori, per circa 10 milioni di euro – ai quali vanno aggiunto un milione di dollari donato nel 2023 dall’imprenditore statunitense Skip Avansino – sono partiti nel 2022, terminando nelle scorse settimane. L’ultimo restauro del Vasariano risale agli anni Novanta.
Il nuovo percorso del Corridoio garantisce completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori che consentono l’agevole superamento di ogni dislivello lungo l’itinerario; è dotato di servizi igienici; ha una illuminazione a LED a basso consumo energetico ed è interamente videosorvegliato. Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza. Tra queste – complessivamente cinque – una è stata ricavata all’interno del vano di un pilone dopo Ponte Vecchio, in Oltrarno, in corrispondenza di via de’ Bardi, e un’altra all’altezza del Cortile delle Cacce, nel giardino di Boboli. Il programma di interventi ha anche previsto operazioni di consolidamento strutturale (nell’ambito del piano di prevenzione antisismica) e il restauro degli interni: in particolare, intonaci, incannicciati, e il pavimento in cotto.
«Questa riapertura è il più bel regalo di anniversario per Cosimo I dei Medici e Giorgio Vasari, che esattamente 450 anni fa lasciavano questa terra dopo che il primo aveva fatto il Granducato di Toscana, di cui fu il primo ad essere alla guida, mentre il secondo aveva progettato e realizzato il Corridoio che porta il suo nome» spiega il governatore della Toscana, Eugenio Giani. Aggiunge il sindaco di Fiorenze Sara Funaro: “Ritorna fruibile un bene unico, un ‘pezzo’ importantissimo del patrimonio di Firenze. Questo è un momento straordinario, storico» annunciando che a breve incontrerà Giuli “che a breve incontrerà il ministro Giuli perché abbiamo tante partite insieme, a partire dal progetto su Santa Maria Novella”.
“Mantenendo un impegno preso con i cittadini l’indomani dell’insediamento degli Uffizi – conclude Verde – si tratta di un momento di strategica importanza che permette di ricucire, anche nella sua fruibilità, l’unitarietà della sua storia monumentale e collezionistica. Dal 21 dicembre, infatti, i visitatori che vorranno farlo potranno passare da una parte all’altra dell’Arno, apprezzando in tutta la sua tentacolare estensione la vastità, la coerenza e la ricchezza della cittadella medicea del potere e delle arti”.