In un anno le ambulanze hanno percorso oltre 7 milioni di chilometri e garantito 74mila interventi d’emergenza. “Molte persone non possono più permettersi le cure: dobbiamo rispondere a questa crescente esigenza”
Andrea Ceccherini è stato confermato presidente del Coordinamento delle Misericordie Area Fiorentina. Lo ha deciso l’assemblea delle associate che si è riunita ieri nella sede della Misericordia di Sesto Fiorentino. È stato confermato anche il sindaco revisore uscente Simone dal Pino (Misericordia di Impruneta) e sono stati eletti i membri del nuovo consiglio direttivo: Andrea Vezzosi (Misericordia del Galluzzo), Paolo Naldini (Misericordia di Tavarnelle), Claudio Carpini (Misericordia di Barberino del Mugello), Sandro Biagiotti (Misericordia di Sesto Fiorentino), Enrico Dolabelli (Misericordia di Vicchio), Marco Vasetti (Misericordia di Figline Valdarno), All’assemblea ha partecipato il cardinale Ernest Simoni, che ha benedetto i confratelli.
“Ringrazio per la fiducia che mi è stata rinnovata ed è anche un riconoscimento del lavoro di squadra che abbiamo fatto. Per questo voglio mandare un ringraziamento speciale ai consiglieri uscenti, in particolare a coloro che non faranno parte di questo nuovo mandato”, ha detto il presidente rieletto Andrea Ceccherini. “L’impegno anche per i prossimi anni rimane lo stesso: impegnarci ogni giorno per aiutare gli altri, portando aiuti alimentari, fornendo assistenza abitativa, assistenza sanitaria, facendo formazione, accogliendo profughi e migranti, supportando chi ha bisogno in collaborazione con le istituzioni e le altre realtà del territorio”.
Solo nel 2023 le 39 Misericordie attive nei confini della città metropolitana di Firenze hanno percorso 7 milioni e 102 mila chilometri per dare assistenza alla popolazione in varie forme, grazie all’impegno di un totale di 60.837 iscritti, facendo 74 mila interventi d’emergenza con 611 mezzi di trasporto tra ambulanze, furgoni, autovetture, auto mediche e facendo 103.435 servizi sociali. “Tra le sfide per il prossimo anno c’è l’emergenza sanitaria, con il rischio che molte persone non possano più permettersi di curarsi o che non ci sia la disponibilità di disporre di cure in tempi utili” ha aggiunto Ceccherini. “Per questa ragione il Coordinamento sta cercando di strutturarsi per garantire il più possibile l’accesso ad una sanità sociale, da tempo erogata dalle nostre Consociate sui loro territori, in grado di affiancare quella pubblica, sempre più in affanno, ed offrire una valida alternativa a quella privata”.