Dal 29 novembre al 6 dicembre una delegazione dell’importante istituto musicale toscano sarà nel Paese della Grande Muraglia per rafforzare legami e rapporti in nome del dialogo tra culture diverse
Missione culturale in Cina per il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze nell’ambito dei percorsi di internazionalizzazione dell’Istituto musicale di alta formazione toscano, che mirano a rafforzare il dialogo culturale tra l’Italia e varie nazioni del mondo attraverso la musica, l’arte, la ricerca interdisciplinare e lo scambio di allievi e docenti.
La delegazione del “Cherubini” nel Paese della Grande Muraglia con il suo direttore Giovanni Pucciarmati, il prof. Giorgio Albiani delegato all’internazionalizzazione, la dott.ssa Anna Maria Emanuele assistente all’ufficio internazionalizzazione, vede anche la diretta partecipazione di musicisti di spicco, docenti del conservatorio: il pianista Giampaolo Nuti; il violoncellista Lucio Labella Danzi, che si esibirà con un violoncello del maestro liutaio cremonese Stefano Trabucchi (da tempo tra i protagonisti delle grandi Fiere musicali cinesi, e con una nutrita clientela di concertisti che suonano con i suoi strumenti ad arco); lo stesso Giorgio Albiani, in concerto con una superba chitarra del liutaio lecchese Mirko Migliorini: entrambi opere di grande livello, simboli della celebrata maestria artigianale italiana, a rappresentanza di un ponte tra tradizione e innovazione, valori condivisi e divulgati nel dialogo tra le due culture. La missione organizzata con la collaborazione Consolato cinese a Firenze e con la China Public Diplomacy Association, è iniziata ieri e durerà fino al 6 dicembre prossimo.
Comprenderà incontri istituzionali, volti agli scambi formativi e alla definizione di eventi comuni, e una serie di concerti. In particolare il 29 novembre, presso il Conservatorio di Shanghai, in occasione della visita della delegazione e in preparazione del concerto nella stessa giornata che includerà un omaggio musicale alla Divina Commedia del compositore italiano Roberto Rossi, inedito simbolo fiorentino del legame profondo tra Italia e Cina; il 3 dicembre, presso il Conservatorio di Pechino, per un incontro dedicato al dialogo tra le due Istituzioni e alla pianificazione di progetti futuri; il 4 dicembre, all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, concerto preceduto da incontri istituzionali e accademici per favorire collaborazioni durature.
“Questa missione – spiegano l’on. Rosa Maria Di Giorgi e il prof. Giovanni Pucciarmati, presidente e direttore del ‘Cherubini’ – è un esempio di diplomazia culturale che vuole andare oltre gli stessi confini geografici, unendo di fatto Firenze e la Cina in un dialogo concreto e fattivo su musica, tradizioni e specificità culturali poste a diretto confronto, e per così dire, proiettate nel futuro. Attraverso esibizioni e scambi musicali, il Conservatorio consolida ulteriormente il suo impegno e il suo ruolo di promotore della cultura italiana nel mondo, rafforzando legami tra popoli e istituzioni con un progetto che evidenzia come e quanto il linguaggio universale dei suoni possa essere capace di creare ponti di comprensione e collaborazione tra culture diverse, oltre che occasioni di incontro e di sbocco professionale, valorizzando eccellenze artistiche e artigianali in un contesto internazionale”.