A Campi Bisenzio uno spettacolo dedicato alla memoria di Michela Noli, al Teatro Cantiere Florida va in scena Red Carpet con Valentina Sechi e Felicita Busoni
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è anche spettacolo e teatro. “Alfabeto al Femminile”, scritto da Valentina Cappelletti e Cristina Pelissero, viaggio poetico e intenso attraverso storie vere che raccontano la forza, le lotte e le esperienze di donne che non hanno più voce, è lo spettacolo che andrà in scena domenica 24 novembre alle 18 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. Interpretato dagli attori della compagnia Quinte OFF, lo spettacolo con la regia di Valentina Cappelletti è dedicato alla memoria di Michela Noli ed è un inno alla forza e alla libertà delle donne, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di prevenire e combattere ogni forma di violenza. Tutto il ricavato della serata sarà devoluto a sostegno di Artemisia Centro Antiviolenza, impegnato da anni nella tutela e nel supporto delle vittime di violenza. (info: www.teatrodante.it, biglietti: 0558940864 Whatsapp 3463038170 biglietteria@teatrodante.it).
Attrici e attori, dai 16 agli 80 anni, guideranno il pubblico attraverso le lettere di un alfabeto immaginato, evocando vite, amori e dolori di donne straordinarie e comuni, coraggiose e sofferenti. Con un delicato equilibrio tra poesia, ricordo e ironia, lo spettacolo passa da filastrocche leggere a narrazioni che tolgono il respiro, dando voce alle storie più amare e dolorose. Al termine dello spettacolo interverranno diverse personalità, tra cui Paola Alberti Noli e Massimo Noli, genitori di Michela Noli, insieme alla dottoressa Selvaggia Prevete di Artemisia Centro Antiviolenza. Parteciperanno anche Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università degli Studi di Firenze, Sandra Gesualdi, direttrice generale della Fondazione Accademia dei Perseveranti, Federica Petti, Vicesindaca e Assessora all’Istruzione, Cultura e Politiche di genere del Comune di Campi Bisenzio, e Cristina Pelissero, co-autrice dello spettacolo.
“Crediamo fermamente che occorra parlare di violenza di genere in ogni ambito e con ogni linguaggio – dichiara Federica Petti, vicesindaca e assessora all’Istruzione, Cultura e Politiche di genere del Comune di Campi Bisenzio – . Per questo credo che il teatro abbia il potere di parlare a un pubblico più ampio, un momento importante di riflessione e di conoscenza, affinché la lotta al patriarcato e alla violenza di genere diventino patrimonio comune”. “Il teatro da sempre è luogo dove la vita si racconta – aggiunge Sandra Gesualdi, direttrice generale della Fondazione Accademia dei Perseveranti – Anche nei suoi aspetti più dolorosi e lo spazio in cui lo strazio, filtrato dalla narrazione, può riuscire a diventare denuncia, coscienza e impegno. Il femminicidio è un omicidio che ha una matrice basata sul potere, quel potere che gli uomini pensano di avere sulla vite delle donne. Raccontarlo, riflettere, indicare gli strumenti per combatterlo è un atto civico”.
Un esorcismo danzato per elaborare un trauma collettivo, quello della repressione e della censura femminile attraverso i secoli, e una serata di respiro internazionale a cura di Compagnia Menhir, progetto fondato da Giulio De Leo, già coordinatore de La Biennale di Venezia College Danza sono le due proposte per il weekend al Teatro Cantiere Florida di Firenze(via Pisana 111R) nell’ambito del cartellone firmato Versiliadanza. Sabato 23 novembre alle 21.00 debutta in prima assoluta “Red Carpet”, lavoro ideato e interpretato dalla cantante Felicita Brusoni e dalla danzatrice Valentina Sechi che celebra la dimensione personale e collettiva del femminile attraverso un percorso tra movimento, parola e canto. “Red Carpet” è una riflessione sulla valenza politica del corpo della donna e sul femminile come archetipo collettivo, da sempre costretto a escogitare stratagemmi per manifestarsi. Sul tappeto rosso, metafora di esposizione pubblica formale,sfilano immagini di donne, due ma molteplici. La danza, principalmente affidata a Valentina Sechi, autrice contemporanea che da anni si occupa di questioni legate alle disparità di genere, è politica e al contempo ancestrale, che narra il corpo che la abita e la relazione con il giudizio altrui. Parimenti importante è la componente sonora affidata a Felicita Brusoni, soprano con radici culturali nella tradizione operistica che da più di dieci anni si occupa di musica contemporanea : l’uno è al tempo stesso ispirazione e limite per l’altra e viceversa, in uno scambio di suggestioni con l’obiettivo di far confluire l’esperienza individuale in una consapevolezza collettiva.
Domenica 24 alle 19.00 si cambia totalmente ottica con un dittico tra Albania e Cipro: in prima toscana “Tirana my Rhythm”, con i giovanissimi artisti dell’Albanian Dance Theatre in una reinterpretazione rituale della danza tradizionale albanese, e poi “Searching for Europa”, progetto interdisciplinare sulle rovine dell’invasione turca a Cipro (info: www.teatroflorida.it). “Tirana my Rhythm”, nata dall’invito di Gjergj Prevazi, direttore del Teatrit Kombetar Eksperimental di Tirana, è un lavoro che unisce i linguaggi della danza, della fotografia e del video a elementi dal popolare albanese riletti in chiave contemporanea . A seguire “Searching for Europa”: creazione che riflette sul tema sempre più attuale della guerra evocando, attraverso musica e immagini, il paesaggio spettrale di Famagusta, negli anni ’70 meta turistica del jet set internazionale a Cipro, poi conquistata durante l’invasione dell’esercito turco nel 1974. Sulle macerie rimaste intatte fino ad oggi idealmente danza la straordinaria Erika Guastamacchia.