Altre due spaccate hanno colpito una macelleria nella piazza omonima e il bar garden in viale Redi. Gianfaldoni: “Stiamo vivendo un momento di vera emergenza. Pronti a tornare in strada per far valere i nostri diritti”
Si sentono sotto attacco. Anzi, a dire il vero, lo sono da tempo. Sotto attacco da parte di balordi, pusher, gente che vive di espedienti e che per racimolare qualche spicciolo non esita a spaccare le vetrine di negozi ed esercizi pubblici pur di impossessarsi della cassa (spesso vuota) o di oggetti, o ancora di bottiglie di vino pregiato da rivendere poi per procurarsi la dose quotidiana di droga.
I residenti di San Jacopino lanciano l’ennesimo allarme e chiedono interventi immediati dopo gli ultimi fatti accaduti che hanno visto protagonisti in negativo stanotte una macelleria nella omonima piazza e la notte precedente il bar Garden in Viale Redi dove la cassa è stata sottratta e poi abbandonata nelle vicinanze. “Stiamo vivendo un momento di vera emergenza: una serie di atti criminosi sta colpendo i commercianti e i residenti, minando la sicurezza e la vivibilità dell’intera zona. Gli episodi di furti con scasso e vandalismi sono ormai quotidiani. Tra gli ultimi casi ci sono anche la pasticceria Le Delizie e la pizzeria Tortuga in Via Ponte alle Mosse, con danni significativi alle attività e un senso crescente di insicurezza tra i cittadini. Non si tratta di episodi isolati: dal 30 ottobre ad oggi, abbiamo contato oltre 25 spaccate di auto in sosta, mentre lo spaccio di sostanze stupefacenti e i furti con scippo continuano a essere una piaga che affligge la nostra comunità. Chiediamo quindi che le istituzioni rafforzino immediatamente la presenza delle forze dell’ordine, implementando un presidio costante e un controllo capillare delle aree più vulnerabili. Il Comitato Cittadini Attivi San Jacopino farà sentire la propria voce in tutte le sedi opportune, sia istituzionali che pubbliche, con l’obiettivo di proteggere il nostro quartiere e riportare sicurezza e serenità a commercianti e residenti. Se necessario, siamo pronti a tornare in strada per far valere i nostri diritti e fermare questa ondata di criminalità.”