Si riaccende la polemica dopo l’intervista di Ferrandino nella quale spiegava che il CPR va fatto. Funaro: “Non sono all’ordine del giorno per noi”. FdI: “Così si fronteggia meglio l’immigrazione irregolare”
Cinque stranieri espulsi nell’ultima settimana dalla Polizia, la maggior parte dei quali, oltre a non essere in regola con gli obblighi sul soggiorno, sono stati denunciati nel corso della loro permanenza in Italia per diversi episodi sfociati soprattutto in reati contro la persona, contro il patrimonio o nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. In precedenza erano stati ben 16 quelli nei cui confronti si sono concluse in tempi record le procedure di espulsione dall’Italia fra i quali un cittadino marocchino di 23 anni ed uno di 30; il primo era finito in carcere per una serie di illeciti (indagato tra l’altro anche per sequestro di persona), il secondo per reati contro la persona (anche per maltrattamenti in famiglia). Una volta scarcerati da Sollicciano, sulla base della loro acclarata irregolarità sul territorio italiano, sono stati espulsi con contestuale decreto di trattenimento presso un CPR del Centro Italia firmato dal Questore di Firenze, in attesa di essere rimpatriati nel proprio Paese di origine.
E proprio sulla possibilità di creare un CPR in Toscana rilanciata dal prefetto Francesca Ferrandino in un’intervista a Nazione e Repubblica, arriva la compatta levata di scudi del Pd secondo il quale per bocca dello stesso sindaco Sara Funaro “Non sono all’ordine del giorno per noi. Da tempo diciamo che non sono la soluzione”. Ferrandino invece aveva sostenuto a chiare lettere che “Il CPR va fatto, siamo al lavoro per questo”.
Dunque la polemica si riaccende anche se un anno e mezzo fa l’allora primo cittadino e ora eurodeputato Dem Dario Nardella li aveva definiti “strumenti efficaci” (https://www.lamartinelladifirenze.it/nardella-cpr-strumenti-efficaci-va-trovata-una-soluzione-agli-stranieri-irregolari-che-delinquono/). Ma con l’avvento della segreteria Schlein le carte sono state sparigliate tanto che il segretario regionale Emiliano Fossi non fa fatica a definire i Centri “strutture di detenzione dove i diritti umani vengono calpestati. Tentare di imporli in Toscana, una terra che ha scelto un sistema di accoglienza diffusa e umana, è un errore perché il modello toscano funziona, rispetta la dignità delle persone e siamo convinti che debba essere valorizzato e implementato, non smantellato. Queste strutture trattengono le persone in condizioni inumane e degradanti, senza garantire un’efficace gestione dei rimpatri. Come Pd della Toscana ci opponiamo fermamente all’introduzione di un CPR sul nostro territorio. Noi crediamo che l’accoglienza diffusa sia l’unica soluzione possibile per affrontare la questione migratoria con serietà e umanità.”
Sulla stessa linea l’assessore alla sicurezza urbana e mobilità Andrea Giorgio per il quale “i CPR servono alla propaganda della destra e non alla sicurezza nelle città. Se ci saranno tavoli per realizzare un CPR in Toscana come Comune di Firenze diremo no: siamo fermamente contrari a strumenti che si sono dimostrati totalmente inefficaci nella gestione dei rimpatri degli irregolari che commettono reati”. “Ritenere necessario un CPR per la gestione dell’immigrazione vuol dire ammettere la sconfitta dello Stato”, chiosano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC). “Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a qualsiasi ipotesi di CPR in Toscana.
Infine Fratelli d’Italia che invece apprezza le parole del prefetto Ferrandino “per poter fronteggiare al meglio il fenomeno dell’immigrazione irregolare. Noi lo diciamo da sempre, parimenti a ad alcuni sindaci del PD, che nel recente passato si mostravano possibilisti, prima dell’elezione della Schlein come segretario”. Aggiungono Angela Sirello (capogruppo), Alessandro Draghi, Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo: “Se il Segretario dem Fossi continua a equiparare i Cpr a campi di concentramento non si troverà mai una soluzione ai delinquenti irregolari presenti sul territorio. Ci auguriamo quindi che alle parole seguano i fatti. A Fossi diciamo che, se non gli sta bene il Cpr, gli immigrati irregolari che compiono reati in attesa di essere espulsi li può ospitare a casa sua”.