Quella del lunedì pomeriggio sarebbe dedicata a delibere e atti, quella del venerdì si occuperebbe invece di question time e interrogazioni. “Così si snellirebbero i lavori dell’assemblea”
Tenere due consigli comunali a settimana: il primo, nel giorno abituale di lunedì con delibere e mozioni. Il secondo il venerdì dedicato questa volta a question time, interrogazioni e domande di attualità in cui i consiglieri comunali chiedono alla giunta conto di diversi aspetti della città. E’ la proposta uscita dalla commissione affari istituzionali presieduta da Leonardo Masi (M5s).
Un’idea, sul modello di quanto avviene nella vicina Bologna, lanciata per prima volta da Cecilia Del Re (Fd) e che adesso ha trovato molti favori nei consiglieri di opposizione. Il modello citato da Del Re è quello di Bologna. “Per aumentare lo spazio del confronto tra la giunta e il consiglio – aveva detto Del Re – anche guardando a come viene organizzato il consiglio comunale in altre città italiane, abbiamo chiesto come minoranze di svolgere una seduta aggiuntiva del consiglio, di sole 2 ore, dedicate ai temi di attualità che più stanno a cuore ai cittadini. Il pomeriggio del lunedì resta fissato per comunicazioni, delibere della giunta e atti del consiglio: il venerdì mattina per tutto il resto”.
L’obiettivo, ha spiegato Masi «è snellire il tutto e non arrivare a fine mandato con 500 atti da esaminare. Così facciamo funzionare al meglio l’apparato della pubblica amministrazione». Masi ha anche proposto di «ripensare le attuali commissioni. Oggi abbiamo quattro assessori con delega specifica per ambiente (Paola Galgani), cultura (Giovanni Bettarini), sport (Letizia Perini) e mobilità (Andrea Giorgio) mentre le commissioni consiliari sono solo due, raggruppate in cultura e sport e ambiente e mobilità». Per il Pd, il capogruppo Luca Milani ha ricordato che “Il modello di ora comunque funziona”. Mentre l’attuale presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione sottolinea di aver chiesto che “il percorso di approfondimento che farà la commissione affari istituzionali tenga in considerazione, a 360 gradi, le esigenze e i lavori del Consiglio. I lavori dell’assemblea non possono essere visti in maniera parziale. Il lavoro delle commissioni è importante, propedeutico alla discussione in Consiglio. Inoltre a volte il venerdì c’è bisogno di fare delle commissioni straordinarie e questo potrebbe entrare in conflitto con i lavori dell’aula».