L’uomo, con un cacciavite in mano, ha subito attirato l’attenzione dei poliziotti che si sono lanciati all’inseguimento e lo hanno infine bloccato riportando diverse contusioni
Uscito da una palazzina di via Bovio, avrebbe cominciato a correre a gambe levate dopo aver incrociato una Volante impegnata in un altro controllo nella zona, facendo così ipotizzare agli agenti la sua estraneità a quel condominio e verosimilmente un’ingiustificata presenza all’interno di quello stabile. La vicenda, avvenuta nella tarda mattinata di ieri e con protagonista un 54enne di origine serba, non è passata inosservata agli agenti che hanno subito approfondito la questione facendo avvicinare un’altra “pantera”. Due poliziotti si sono così lanciati all’inseguimento a piedi del sospetto. L’ uomo, alto circa due metri, una volta raggiunto prima si sarebbe disfatto per strada di un grosso cacciavite e poi avrebbe aggredito i due agenti che lo stavano inseguendo con calci e pugni arrivando addirittura a torcere il polso ad uno di loro per liberarsi dalla presa. Durante la sua corsa, il 54enne avrebbe anche scavalcato la recinzione dei giardini di una banca, sarebbe entrato in un secondo edificio, per poi ributtarsi nuovamente in strada in via Mazzini. I due giovani agenti delle volanti, non si sono dati per vinti e alla fine hanno avuto la meglio, riportando tuttavia entrambi diverse contusioni. Il fuggitivo, indagato anche per il possesso ingiustificato del cacciavite, è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Da via Bovio a Rifredi con l’arresto di un uomo che negli ultimi tre anni aveva riportato almeno quattro condanne definitive, tutte nell’ambito di episodi di illecita detenzione di sostanze stupefacenti, per le quali aveva accumulato ben 9 anni reclusione. La sua “latitanza” è terminata sabato scorso quando gli agenti della Squadra Mobile, mimetizzati da viaggiatori a bordo della tramvia T1, sono scesi alla fermata di Piazza Dalmazia notando subito il 37enne, un cittadino marocchino, in atteggiamento sospetto. Sul suo capo pendeva pure un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti con contestuale ordine di carcerazione. I poliziotti sono naturalmente andati a fondo della vicenda, scoprendo anche che il “ricercato” aveva con sé quasi un etto di hashish. Per lo straniero, accompagnato immediatamente al carcere fiorentino di Sollicciano, è pure scattata una nuova denuncia per il medesimo reato.