Firmata oggi l’ordinanza che impedisce lo stazionamento in queste aree per spacciatori e aggressori. Funaro: “Primo punto che si accompagna alla necessità di agenti e all’attivazione della Pol-Metro”
Divieto di stazionamento in alcune aree cittadine a chi si rende responsabile di condotte aggressive determinando un concreto pericolo per la sicurezza pubblica. Il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, recependo quanto stabilito al termine del Cosp (Comitato per la sicurezza e l’ordino pubblico) del 30 settembre al quale aveva partecipato anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che aveva invocato un “provvedimento straordinario” per “bonificare” alcune zone della città (Cascine, Stazione e tratti di collegamento) dai sempre più frequenti episodi di microcriminalità che le avevano interessate fino al culmine con l’aggressione del 91enne Ezio Clemente lo scorso 29 agosto in via Maso Finiguerra, ha firmato oggi un’ordinanza che avrà una validità di sei mesi, e si applicherà nelle seguenti aree:
Area della Stazione ferroviaria di Santa Maria Novella individuata dagli assi viari di cui al seguente elenco: via Valfonda, largo Alinari, via Fiume, piazza Stazione, via Alamanni, piazza Santa Maria Novella, via della Scala, via dell’Albero, via Palazzuolo, via Maso Finiguerra, via del Porcellana, via il Prato, via degli Orti Oricellari, via Montebello, via Solferino, Corso Italia.
Area del Parco delle Cascine: Ambito A), nell’area definita dal perimetro costituito dai seguenti assi viari: via Michelucci, piazza Bogianckino, via Gabbuggiani, piazza Porta al Prato, viale Fratelli Rosselli (nel tratto da piazza Porta al Prato a piazza Vittorio Veneto, compresa piazza Vittorio Gui), viale Lincoln, viale Washington, via del Pegaso, via del Visarno, via delle Cascine, via del Fosso Macinante, via Berio, nonché l’area compresa tra viale dell’Indiano e viale dell’Aeronautica/viale degli Olmi. Ambito B) nell’area definita dal perimetro costituito dai seguenti assi viari: ponte della tramvia, piazza Paolo Uccello, via del Franciabigio, via Bertoldo di Giovanni, via del Sansovino, via Beccafumi, via Montorsoli, via Mortuli.
Destinatari del provvedimento tutti quei soggetti che nelle aree suddette assumeranno atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando in questo modo un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quegli spazi pubblici e risultino già destinatari di segnalazioni all’Autorità giudiziaria per reati collegati a stupefacenti; in materia di reati contro la persona; furto con strappo; rapina; danneggiamento); invasione di terreni ed edifici; detenzione abusiva di armi; porto abusivo di armi; porto di armi od oggetti atti ad offendere. Le violazioni dell’ordinanza comporteranno conseguenze di natura penale.
Apprezzamento per il provvedimento è stato espresso dal sindaco Sara Funaro che proprio in occasione della cerimonia per il 170° anniversario della Polizia Municipale aveva annunciato l’arrivo a breve di 100 nuovi agenti municipali ai quali se ne aggiungeranno altri 100 nel corso del prossimo anno. “L’ordinanza del Prefetto – commenta Funaro – recepisce tempestivamente uno dei punti che sono stati affrontati quando il ministro Piantedosi è venuto a Firenze per il Cosp sulla sicurezza in città, insieme ad altre iniziative che sono state messe in campo sia dall’amministrazione che dalle altre istituzioni preposte, per dare risposte ai cittadini sul diritto alla sicurezza. Questo è uno dei punti, che si accompagna poi ad altri affrontati al tavolo a partire dalla necessità degli agenti e dalla attivazione del servizio pol-metro preannunciato dal Ministro su cui confidiamo ci possano essere presto novità”.
Per Dmitrij Palagi (SPC) si tratta di “una ricetta vecchia e sbagliata. Scegliere uno strumento di urgenza per una situazione strutturale è un errore. Non nuovo. Si tratta di una sconfitta, di un fallimento politico e di un chiaro atto di accusa alle mancanze della politica. Alla criminalità organizzata che trae profitto dal traffico illegale di sostanze e dallo sfruttamento di persone quanto cambierà questo? Molto poco, sospettiamo”.