Sono i numeri de “la Spesa che vale” promosso da Fondazione Caritas grazie al contributo di Fondazione CR Firenze. Al via la quarta edizione: è possibile donare cibo o menu per sostenere le mense cittadine
Oltre un terzo dei pasti serviti nelle mense Caritas cittadine sono stati donati dai fiorentini: tra il 2021 e il 2023 sono stati regalati 116.000 pasti, sul totale dei 422.000 cucinati, a chi ne ha più bisogno, attraverso 2.840 donazioni. E’ il bilancio dei primi tre anni del progetto La spesa che vale promosso dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze che nello stesso periodo ha ricevuto a sostegno di tutte le sue attività oltre un milione e mezzo di euro da parte di Fondazione CR Firenze. La quarta edizione è stata presentata oggi.
“Fra il 2022 e il 2023 i pasti preparati e distribuiti fra le numerose strutture di accoglienza e le mense gestite da Fondazione Caritas, sono stati in media 1.600 ogni giorno. Solo alla mensa cittadina di via Baracca, le richieste per un pasto caldo ogni giorno per 365 giorni all’anno, variano dalle 300 alle 350 – spiega Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze -. E’ possibile garantire questo servizio a chi ha più bisogno, grazie agli operatori della Fondazione e ai volontari, i quali danno il loro tempo e il loro lavoro. Ma questo è possibile anche grazie alle persone e alle realtà del territorio che donano cibo o pasti. La spesa nasce proprio con l’intento di coinvolgere tutta la popolazione nel regalare un pasto caldo: ringraziamo i fiorentini per la loro generosità”.
Aggiunge Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente di Fondazione CR Firenze: “’Noi crediamo moltissimo nella validità di questo progetto perché le richieste di un pasto caldo sono purtroppo in aumento anche nella nostra città. Il servizio mensa è uno dei servizi più richiesti e questo progetto consente a tutti i fiorentini di sostenerlo con grande facilità. Un grazie di cuore a tutti i volontari che ogni giorno, con grande generosità, destinano del loro tempo e loro energie alle mense di Fondazione Caritas cittadine’’.
Chi vuole aderire e sostenere il servizio mensa gestito dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze può farlo attraverso il sito www.laspesachevale.it: i partecipanti, con una donazione, possono virtualmente fare la spesa riempiendo la dispensa della mensa Caritas oppure offrire direttamente un menù agli ospiti, per un valore suggerito da 5 a 120 euro o lasciando libere le persone di indicare qualsiasi importo che decidessero di donare. Anche l’edizione 2024 del progetto prevede il “personal fundraising”: i sostenitori possono attivare raccolte fondi personali per eventi o ricorrenze come compleanno, laurea, anniversari: condividendo il link alla propria raccolta fondi creata sulla piattaforma online, è possibile coinvolgere amici, parenti, colleghi e team di dipendenti per il raggiungimento di un obiettivo economico, a sostegno della mensa Caritas e de La spesa che vale.
“Questa iniziativa che si rinnova per il quarto anno sottintende almeno tre fatti: il grande impegno di coloro che l’hanno ideata e la portano avanti, la generosità di tanti che hanno già contribuito, ma anche purtroppo il continuo aumento dei bisogni di famiglie e singoli che necessitano una risposta, il 30% delle persone che lo scorso anno si sono rivolte a centri e servizi delle Caritas toscane sono “nuovi poveri”, arrivati per la prima volta – sottolinea monsignor Marco Domenico Viola, Vicario episcopale per il Servizio della Carità dell’Arcidiocesi di Firenze – ‘La spesa che vale’ è un iniziale aiuto che serve per intercettare chi è più fragile e cercare poi di andare oltre sostenendo queste persone in un cammino che le porti ad uscire dalla situazione di povertà per andare verso una vita dignitosa. Si tratta inoltre di un’iniziativa importante di sensibilizzazione perché invita ciascuno a tendere una mano ai fratelli più poveri della nostra città, a non voltare lo sguardo e a lasciarsi coinvolgere”.
Chi farà una donazione minima di 20 euro riceverà una delle shopper I was a Sari, realizzata con tessuti di sari recuperati: le borse provengono da un progetto di economia circolare e di moda sostenibile oltre che da un percorso di emancipazione ed empowerment femminile. “Ancora una volta da iniziative come questa emerge il grande cuore di Firenze e dei fiorentini, che non si tirano indietro quando c’è da sostenere i più fragili – conclude l’assessore comunale al Welfare Nicola Paulesu –. Rinnoviamo quindi l’appello ai fiorentini a continuare a sostenere questo il servizio e ringraziamo chi finora ha fatto la propria parte”.