Il nuovo servizio, deciso durante la riunione del Cosp in Prefettura, prenderà il via nei primi giorni di ottobre. Il sindaco: “Dovrà inserirsi in un progetto di valorizzazione del parco come luogo di socialità”
Cinque pattuglie ogni giorno in servizio dedicato nel Parco delle Cascine a sostegno del lavoro delle forze dell’ordine. È la PolCascine, così come è stata battezzata dal sindaco Sara Funaro e dall’assessore alla sicurezza Andrea Giorgio, durante la lunga riunione del Cosp svoltasi questa mattina a Palazzo Medici Riccardi alla presenza del Prefetto Francesca Ferrandino. Prenderà ufficialmente il via nei primi giorni di ottobre. Funaro ha anche chiesto che questa ulteriore attività della Municipale integri e rafforzi l’azione delle forze di polizia nell’area.
Saranno due le pattuglie presenti per turno, ben visibili, e attive per tutta la giornata più una in orario serale che si aggiungeranno al personale del Reparto Antidegrado e degli altri reparti che già effettuano interventi mirati sulle Cascine. Particolare attenzione sarà dedicata al giardino della Catena, al piazzale Vittorio Veneto e alle due fermate della tramvia. Già domani è in programma la prima riunione organizzativa presso la Questura che coordina l’attività nell’ambito dei controlli in città. L’obiettivo è prendere il via come detto a inizio ottobre.
“Sulle Cascine sappiamo bene che il parco non è soltanto la zona dove si registrano criticità, che la Questura certifica essere diminuite – dichiara l’assessore Giorgio –. Non basta però: noi in Prefettura portiamo la voce dei cittadini e le loro preoccupazione. E visto che ci sono problemi e che vogliamo risolverli, abbiamo messo a disposizione della Prefettura e della Questura, che hanno la responsabilità di coordinare la sicurezza nella nostra città, questo nuovo reparto della Polizia Municipale. Questi agenti si aggiungeranno altri già in servizio sulle Cascine garantendo una presenza continuativa per tutta la giornata”.
Il nuovo reparto, spiega il comandante Francesco Passaretti, sarà un contingente dedicato e specializzato che effettuerà una attività a 360 gradi: non solo quindi attività di polizia ma anche interventi sul degrado, la marginalità in collaborazione con le altre realtà impegnate in questi ambiti. Dunque sarà questo uno dei tentativi per togliere la microcriminalità legata allo spaccio nelle “zone calde” del parco, come la fermata della tramvia, dove si vende con facilità ogni tipo di droga ad ogni ora riuscendo a svignarsela facilmente visto che si trova a ridosso dell’ingresso.
“Si tratta di una risposta importante che mettiamo a disposizione della Prefettura e della Questura per svolgere un’attività coordinata insieme alle altre forze di polizia – aggiunge ancora l’assessore Giorgio – perché poi ognuno ha un compito e ognuno la responsabilità. Noi diamo il nostro contributo grazie al lavoro enorme della Polizia Municipale che ringrazio”. Giorgio ricorda che a novembre arriveranno cento nuovi agenti in dotazione al personale della Polizia Municipale ma lancia anche un appello al Governo su questo: “Sappiamo che siamo chiamati a dare una mano alle forze dell’ordine che sono in difficoltà dal punto di vista dei numeri come emerge dalle dichiarazioni anche recenti dei sindacati di polizia. Noi ci siamo e in maniera leale abbiamo messo a disposizione agenti e risorse chiedendo però a chi qua rappresenta il Ministero e lo Stato di fare altrettanto. Le città non possono essere lasciate sole perché su questi temi non ci sono destra e sinistra, ma c’è da rispondere alle richieste dei cittadini e delle cittadine senza fare inutili polemiche” conclude l’assessore.
La PolCascine non sarà l’unico intervento sottolinea Funaro «ma dovrà inserirsi in un progetto di valorizzazione delle Cascine come luogo di socialità per scongiurare il rischio di un parco “militarizzato” ma vuoto. La Pagoda diventerà un luogo di socialità e altre attrazioni le porteremo avanti con la nuova Fondazione per le Cascine. Vogliamo migliorare l’illuminazione, visto che alle Pavoniere questo ha aiutato a risolvere i problemi che c’erano intorno, e intervenire sul verde, ad esempio abbassando i cespugli», che in alcune zone diventano veri e proprio “nascondigli”.
Intanto, il Prefetto Francesca Ferrandino e il questore Maurizio Auriemma, hanno fatto sapere che il numero di reati nel parco quest’anno è sceso all’incirca del 30% e le segnalazioni sono passate da 1.200 a 700. Ma sono d’accordo che «si deve fare ancora di più».