Sorgerà entro l’anno in via Palmieri nei locali di una struttura del Comune. I ciclofattorini, oltre a riposarsi potranno contare anche su servizi di informazione e orientamento
Un luogo aperto oltre ai rider anche alla cittadinanza, dove poter fare comunità e stare insieme. E’ Casa Rider, lo spazio del Comune in via Palmieri a pochi metri da Santa Croce, in cui entro l’anno nascerà questo spazio fisico di riposo e ristoro dedicato ai ciclofattorini, ma anche di ascolto e di confronto in cui mettere a disposizione primi servizi di informazione e orientamento per rompere la condizione di isolamento in cui vivono molti di loro. Il progetto è stato proposto a Palazzo Vecchio da Cgil di Firenze in partenariato con L’Altrodiritto, Cat, Oxfam, Nosotras tutti attivi nella tutela delle persone con background migratorio. L’atto di concessione per la consegna dei locali è stato firmato questa mattina presenti gli assessori Dario Danti (patrimonio) e Nicola Paulesu (welfare, casa, accoglienza).
“Casa Rider – Spiegano Cgil, L’Altrodiritto, Cat, Oxfam e Nosotras – vuole essere uno spazio di aggregazione, socializzazione e organizzazione per favorire un confronto orizzontale tra i rider, per la rivendicazione di bisogni e diritti”. Lo spazio sarà aperto il pomeriggio nella fascia oraria di minor lavoro in cui i rider sono costretti a sostare in strada, in attesa di una consegna per la quale sono pagati pochi euro, nonostante il gran caldo o le giornate fredde e di pioggia. Questi i servizi e attività che saranno seguiti e animati da operatori:
1. Spazio di riparo e riposo nella fascia pomeridiana tra i picchi di lavoro del pranzo e della cena, luogo di ristoro con servizi igienici, accesso all’acqua, e possibilità di utilizzo di un microonde; possibilità di ricarica degli strumenti di lavoro (cellulare, batterie bici etc..), di accesso ad attrezzature per piccoli interventi di riparazione della bici e utilizzo di prodotti per la pulizia degli zaini portavivande.
2. Percorsi di socializzazione, sensibilizzazione e formazione a partire da corsi di lingua italiana (per diverse fasce), tematiche di diritti del lavoro e tutele sociali, salute e sicurezza sul lavoro, fino alle norme del codice della strada.
3. Attivazione di uno sportello di informazione e consulenza sulle problematiche lavorative del settore del Food Delivery e di altri settori, volto alla prevenzione e al contrasto di fenomeni di sfruttamento lavorativo.
4. Primo Orientamento nell’ambito delle questioni giuridiche sull’immigrazione e sull’accesso ai diritti sociali, come il titolo di soggiorno, le problematiche inerenti all’accesso alla casa, alla sanità, alle tutele sociali, alla ricerca di nuova occupazione, indirizzando gli utenti per una presa in carico mirata ai servizi del Comune di Firenze e/o di altre Istituzioni o organizzazioni.
Oltre ai servizi, la prospettiva è che Casa Rider sia un luogo di socialità dove costruire relazioni e rapporti di fiducia con gli operatori delle associazioni promotrici che animeranno lo spazio, per far diventare questo luogo il punto di riferimento informativo per le comunità di cittadini con background migratorio e per coinvolgere sempre di più i fruitori nella progettazione e nella auto-gestione dello stesso.