I due eventi in programma dal 26 agosto al 6 settembre . Sul palco si esibiranno nomi illustri circondati dalle piazzette e dagli scorci della stupenda isola della Grecia
“Sei interessato a partecipare al festival? ” La domanda era arrivata inaspettata, ma Luigi Pianini Mazzucchetti, imprenditore nel settore finanziario, fiorentino d’adozione, da sempre appassionato di musica classica, non aveva avuto esitazioni.
“Certo, potete contare su di me-aveva replicato, di getto- non mi tirerei indietro”. Cosi , pochi mesi fa, Luigi Pianini Mazzucchetti, era stato eletto presidente dell’Associazione Musicale italiana che organizza due festival che si tengono entrambi a Patmos, in Grecia: il festival di musica da camera, giunto alla terza edizione e quello di musica sacra, nato 22 anni fa, che da sempre, richiamano spettatori appassionati da tutto il mondo e concertisti di fama internazionale.
“L’incontro che ha portato alla mia elezione – spiega- è avvenuto per caso. Cercavo degli autografi autentici di musicisti famosi, per omaggiare i concertisti che erano venuti a suonare da me e mi sono rivolto ad un esperto, Massimo Fino, che me li ha procurati. Quando sono andato a ritirare i regali, parlando è venuta fuori la storia del festival di Patmos, di cui Massimo Fino era fondatore direttore esecutivo, cosi da cosa è nata cosa. Le autorità locali, poi, hanno chiesto all’associazione di farsi carico anche della rassegna sacra. Le due manifestazioni, curate dal direttore artistico Robero Posseda, si svolgeranno, una di seguito all’altra, dal 26 agosto al 6 settembre, e, sul palco, si esibiranno nomi illustri tra questi, oltre al maestro Posseda, ci sarà bravissima pianista Alessandra Ammara, il violoncellista Steven Isserlis, il tenore Ian Bostridge, il clarinettista Alessandro Carbonare, il violinista Michael Guttman, il flautista Andrea Oliva la Brussel chamber Orchestra e, per la parte sacra, il soprano Eleni Stamellou, Musicaeterna bizantina e i Tallis Scholars. Cornice alle esibizioni le piazzette e gli angoli suggestivi dell’isola e l’anfiteatro vicino alla grotta dove San Giovanni si dice ebbe le visioni che lo portarono a scrivere l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse.
E.R.