Passa in Commissione territorio la variante al Poc: anche il Codacons pronto ad adire il Tribunale Amministrativo Regionale. Palagi (SPC): “Servono regole esplicite”. Sabatini (Lista Schmidt): “La sindaca non ha capito i motivi dello stop”
Via libera in Commissione Territorio alla riproposizione della delibera/variante al Poc anti-affitti brevi che adesso passa in Consiglio comunale. Il semaforo verde è arrivato con 6 voti a favore, tre contrari (FdI, Lega, Italia Viva) ed il non voto di Cecilia Del Re di Firenze Democratica. “Andando velocemente in Consiglio comunale – spiegano il capogruppo del Partito Democratico Luca Milani ed il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – abbiamo la ferma intenzione di affrontare un fenomeno che, ad oggi, non ha nessuna regolamentazione statale e che da piccola economia circolare è diventata una vera e propria attività economica che sta provocando dei disagi abitativi alla città vista l’elevata redditività degli affitti brevi rispetto a quelli a lungo termine”. Secondo i due esponenti Pd “se gli affitti in città tendono ad aumentare, anche per la rendita connessa al fenomeno delle locazioni brevi, i salari sono stagnanti, creando una spirale pericolosa che non garantisce più a molti cittadini il diritto all’abitare. Un tema – concludono Milani e Pampaloni – che invece per noi riveste una assoluta priorità mentre per il centrodestra, malgrado il recente incontro tra il sindaco Funaro e il Ministro del Turismo Santanchè, il tema della casa non è visto in maniera emergenziale e prioritario per la città”.
E subito arrivano le reazioni delle minoranze, in particolare Forza Italia che ha convocato per domani alle 12 in Sala Macconi a Palazzo Vecchio una conferenza stampa nella quale il Capogruppo Forza Italia in Consiglio Alberto Locchi e il Capogruppo azzurro in Regione Marco Stella presenteranno il ricorso al Tar sul nuovo provvedimento.
Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC) “Servono regole esplicite che la delibera dovrebbe chiarire. Il Comune non ha però inteso dare chiarimenti, autorizzandoci a pensare che voglia perseverare nel solito vizio di lasciare ai tribunali il compito di risolvere i guazzabugli che crea. Per noi esistono due priorità: la tutela del diritto all’abitare e la tutela del diritto alla proprietà di chi nei condomini si trova ostaggio dell’overtourism”. Secondo i due esponenti di minoranza “Continua poi a restare ingiustificabile la mancata collaborazione tra Palazzo Vecchio e Regione Toscana. La modifica del quadro normativo da parte di Palazzo Panciatichi fornirebbe ai Comuni la possibilità di rafforzare i propri strumenti e difenderli dall’aggressione della cosiddetta legge Salva Casa. Perché il PD fiorentino sceglie solo di entrare in polemica con le destre nazionali, invece di chiedere alla Regione Toscana di fare la propria importante parte? Non concordiamo con la scelta di limitarsi a proporre una delibera fotocopia di quella fatta in fretta e furia dalla giunta precedente dopo anni di inattività sul tema. Il problema ormai riguarda tutta l’area metropolitana e non più solo Firenze”.
Infine Massimo Sabatini (Lista Eike Schmidt): “Il Comune insiste con l’azione amministrativa ondivaga. Prima un no (ottobre 2023), poi un sì (maggio 2024), ora di nuovo no (luglio 2024). La sindaca non ha capito i motivi dello stop ricevuto dal Tar, non ha neppure colto il messaggio di diffida anticipato dal Codacons, e prosegue con lo stesso ‘modus operandi’. Per motivare la scelta di agire d’urgenza sono state usate frasi come: “Se non interveniamo, così si uccide la città” oppure “Dobbiamo riportare al centro l’abitare per i cittadini fiorentini e ridare loro una città a misura d’uomo”. Pensavamo parlassero di sicurezza, invece parlavano di fermare chi opera nelle locazioni. Pensavamo volessero utilizzare Sant’Orsola o l’ex Teatro Comunale per il problema casa degli studenti universitari, invece abbiamo capito che puntano ad altro”.
Appunto il Codacons ha inviato all’Amministrazione un formale atto di diffida al fine di velocizzare le procedure di sblocco del sistema di registrazione di nuovi immobili sul sito deputato al raccoglimento delle domande. “Non si comprende davvero – si legge nella nota – come si possa ignorare il dispositivo di una sentenza, pensando di riproporre di nuovo ciò che è stato chiaramente superato dal Tar. Ovviamente, qualora la situazione non dovesse sbloccarsi, si provvederà a valutare le dovute azioni risarcitorie, anche eventualmente nelle deputate sedi penali. Scontato che una nuova delibera della sindaca Funaro che dovesse ripristinare il contenuto della superata delibera già annullata sarà oggetto di nuovo ricorso al Tar da parte della nostra associazione, determinando un ulteriore aggravio di costi per le tasche dei fiorentini”.