Ieri l’anniversario dell’inizio della vertenza tra società e operai, che venerdì saranno in piazza Poggi. La Rsu: “Chiediamo con forza il commissariamento. Finché avremo fiato, rilanceremo la sfida”
Tre anni di lotta, dignità e orgoglio. Era il 9 luglio 2021 quando a Campi Bisenzio iniziava una delle vertenze più dure nella storia recente della provincia di Firenze e dell’intera Regione. Vertenza che ancora va avanti fra comportamenti inaccettabili dell’azienda attuale proprietaria, maestranze che non ricevono lo stipendio da mesi e sono ormai quasi allo stremo, la richiesta di commissariamento sulla quale pare si stiano aprendo spiragli positivi. Ieri i 140 lavoratori della ex Gkn si sono ritrovati in fabbrica per fare il punto della situazione e per annunciare che la lotta continua anche con iniziative direttamente sul territorio, come la recentissima tendata in piazza Indipendenza a cui ha portato la sua solidarietà l’attore Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Il prossimo appuntamento sarà venerdì 12 luglio, in piazza Poggi con parole e musica. Si partirà con il talk alle 19.30 affidato a Valerio Mastandrea, Francesca Coin, Christian Raimo. A seguire il concerto con Mauràs, Romanticismo Periferico, Banda Bassotti, Dutch Nazari, CIMINI, Eugenio Cesaro, Sick Tamburo.
Tre anni dunque dove in sostanza è accaduto di tutto sulla testa degli operai: una nuova proprietà, Qf, niente stipendi, niente ammortizzatori, niente prospettive. Una nuova dirigenza sorda alle richieste dei lavoratori e dei tribunali e che non dà risposte, in maniera inaccettabile, costituendo anche un precedente pericoloso. Un pronunciamento del Tribunale di Firenze che conferma la sentenza emessa il 27 dicembre per attività antisindacale e obbliga l’azienda all’attivazione della 234, sospesa questa unilateralmente dall’azienda i primi di marzo scorso, dichiarando che non ci sarebbero stati più licenziamenti collettivi. Cinque cause individuali in cui il Tribunale ha dato ragione ai ricorsi patrocinati dalla Fiom per spettanze non elargite ma anche qui l’azienda non dà seguito alle sentenze. E ancora: una nuova informativa, spedita dall’azienda pochi giorni fa, in cui si annuncia l’intenzione di voler riaprire, di nuovo, una procedura di licenziamento collettivo.
“Ma in questi tre anni – hanno spiegato l’Rsu ex Gkn e Stefano Angelini segretario generale Fiom Cgil Fi-Po-Pt c’è stata anche una mobilitazione imponente dei lavoratori che ha portato a dei passi avanti: da tempo chiediamo con forza al Governo il commissariamento dell’azienda perché serve una controparte e, da interlocuzioni informali col Ministero, ci risulterebbe una apertura ad andare in questa direzione. Se così fosse davvero, allora si sappia che non c’è tempo da perdere e si faccia il prima possibile, perché i lavoratori sono stremati. Sappiamo che servirebbe una deroga, in quanto il commissariamento può avvenire per legge in presenza di almeno 250 lavoratori in forza; ora in Qf sono 140 circa, ma ricordiamo che la prima volta che abbiamo chiesto l’amministrazione straordinaria la forza lavoro era sopra la soglia. In altri casi il Governo ha usato deroghe, se c’è la volontà politica la cosa è possibile. La richiesta di commissariamento, oltre che da parte nostra, arriva anche dalla Regione, che ha messo in campo impegni per dei ristori di 3mila euro una tantum ai lavoratori e per l’iter su una legge regionale sui consorzi di sviluppo industriale. Impegni che senza un commissariamento rischierebbero di essere vanificati”.